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Pianta Land Ecco come ho piantato 150 Alberi in un giorno| Leonardo Del Priore

Domenica 20 ritroo ore 10:50 al parcheggio grande di Bagnolo,per fare una passeggiata di circa 1,5Km per abbracciare l'albero più grande (vedi foto)

| Scritto da Redazione
Pianta Land Ecco come ho piantato 150 Alberi in un giorno| Leonardo Del Priore Pianta Land Ecco come ho piantato 150 Alberi in un giorno| Leonardo Del Priore

Pianta Land Ecco come ho piantato 150 Alberi in un giorno: e sono felice | Leonardo Del Priore

 In occasione della Festa dell'Albero il 20 Novembre 2022, ho organizzato a Bagnolo Cremasco un piccolo cammino di grande gesto.

Alle ore 10:50 ci ritroviamo al parcheggio grande, di via XI Febbraio,30, per fare una passeggiata di circa 1,5Km per abbracciare l'albero più grande di Bagnolo Cremasco.

Eccolo 

 

 Come molti di voi sapranno da più di un anno, sto portando avanti un nuovo progetto Pianta.land, e voglio raccontarvi perchè sono felice: 

 *Ecco come ho piantato 150 Alberi in un giorno: e sono felice.*

 Sono felice, sì perché è impagabile, ho piantato un paio di settimane fa, 150 alberi nel mio terreno, 150 alberi, solo un anno fa non l'avrei mai pensato.

 Solo un anno fa, vedevo sempre più servizi sul web, che invitavano ad adottare alberi, per lo più in terre lontane rispetto all'Italia, e leggevo anche forti critiche nei commenti sui Social verso questi servizi, da parte, di persone che avevano le competenze agricole e selvicolturali, critiche che a volte corrette e a volte meno dal mio punto di vista, sottolineavano aspetti concreti.

 Questo mi faceva riflettere, che nonostante fossero dei progetti di forte impatto morale-ecologico, non avevano molto a che fare con la cultura del km0, anzi sembravano incentivare la globalizzazione, quasi che, chi accettasse questi servizi, per cosi come erano impostati, consentitemi la metafora, stesse acquistando delle indulgenze per espiare delle colpe ecologiche (magari indotte).

 Avendo un passato con una famiglia che fondamentalmente campava con il lavoro dei terreni, di quello vero, cioè capiamoci, mio nonno aveva dei terreni e quello che produceva lo usava per mangiare lui e la famiglia, non lo vendeva, non creava reddito dai terreni.

 Spesso dunque, può capitare a noi Italiani, di avere uno o più terreni, che quando il nonno e la nonna lo lavoravano, erano il paradiso terrestre, alberi da frutta di tutti i tipi, cosi appunto, ho avuto anch'io la stessa fortuna: prendere una scelta, abbandonare oppure valorizzare quello che ci viene lasciato.

 Piantare alberi è un dovere, ma lo è ancora di più mantenere gli alberi che la natura ha già favorito e fatto crescere in un terreno, un albero per diventare "Grande" ha bisogno di molto tempo, e gli alberi, come del resto le piante, con la loro clorofilla e il prezioso meccanismo della fissazione della CO2, hanno consentito in milioni e milioni di anni che organismi come i nostri che consumano ossigeno, potessero evolvere e svilupparsi. Consentendo alla nostra società di proliferare.

 Eppure non riesco a capire come questa civiltà, ancora ora, non abbia dato il giusto valore agli alberi e le stesse persone, ancora oggi non percepiscono il valore delle piante in generale: guerre, disboscamento, produzione di calore dalla legna delle piante etc...

 Ma se gli alberi diventassero un investimento, una moneta, e le banche fossero le foreste, questo valore sarebbe percepito in modo diverso?

 Forse si, è mi piacerebbe pensarlo, ecco perché ben un anno fa, sono partito con un'idea, uno story doing, partendo dalle mie competenze informatiche, ho creato Pianta.land, iniziando a recuperare i terreni di mio nonno, invitando le persone ad investire sugli alberi, convincendo che gli alberi regalano benessere, se in un determinato terreno si riescono a creare dei servizi aggiunti questo benessere può essere riconvertito per gli investitori.

 Ma soprattutto, per percepire questo benessere le comunità che usufruiscono, devono essere vicine alla foresta o al bosco, in modo tale che ne percepiscono i benefici, un modello scalabile nella gestione, ma che favorisca nei benefici: la prossimità, il km0 e i sostenitori/investitori.

 Dunque se hai un terreno, magari già boschivo, unisciti a Pianta.land, troviamo chi a km0 voglia investire sui singoli alberi, piantiamo anche nuovi alberi, facciamo in modo che gli investimenti su di loro generino parchi di benessere, che diano la forza di sviluppare nuovi mercati e nuove oasi felici.

 Se non ora quando? Io ci sto provando. 

 Leonardo Del Priore

 

 

 

 

 

 

 

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