Domenica, 28 aprile 2024 - ore 22.23

Presentato a Pavia il libro di Fogliani “Il Rinascimento dell’Oltrepò Pavese"

Il Prof. Fogliani: “Lo voglio regalare a tutti i sindaci dell’Oltrepò, facendolo recapitare direttamente ai Comuni”

| Scritto da Redazione
Presentato a Pavia il libro di Fogliani “Il Rinascimento dell’Oltrepò Pavese

“Lo sostengo da tanti anni, ma in vista di Expo 2015 vorrei proprio che si realizzassero alcuni miei desideri, a partire dalla realizzazione dei salotti enogastronomici culturali del tempo libero in Oltrepò Pavese, per passare alle stazioni uvali nelle nostre aziende, abbinate alle acque termali di cui è ricca questa terra, fino a continuare con la creazione della figura del GRAAL, il Garante Responsabile Agroalimentare, con un Museo permanente della pittura fitopatologica di Caravaggio e infine con la creazione di una basilica della viticoltura ed enologia italiana”. E’ un fiume in piena il prof. Giuseppe Fogliani, che a 92 anni dispensa cultura per una mattinata intera a tutti gli intervenuti a Riccagioia, tra cui molti suoi allievi, essendo stato a lungo docente di Patologia Vegetale e Viticultura presso le Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università Cattolica di Piacenza. L’occasione arriva dalla presentazione del suo ultimo libro “Il Rinascimento dell’Oltrepò Pavese, Culla Storica della Vitivinicoltura Italiana”, editore Stefano Termanini. “Lo voglio regalare a tutti i sindaci dell’Oltrepò, facendolo recapitare direttamente ai Comuni”, dichiara il prof. Fogliani, decano per la Lombardia dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, negli anni 60 direttore della Fondazione Gallini di Voghera e fondatore dello stesso Centro Universitario di Riccagioia: a partire dagli anni 70 ha approfondito i complessi rapporti tra fitopatologia e scienze umane, presentandone i risultati presso le più importanti sedi accademiche italiane. Ma perché un titolo così impegnativo per un libro come “Il Rinascimento dell’Oltrepò Pavese”? “Perché ho il desiderio che questa terra rinasca al più presto – dichiara speranzoso -. E ci sono varie vie applicate alla vitivinicoltura italiana che potrebbero davvero essere un volano per questo territorio: mi riferisco, per esempio, ad arte, letteratura, musica, storia, geografia, scienza e cultura. Io sono nato a Broni, città internazionale della vita e del vino, da genitori contadini, quindi ho la fortuna di aver vissuto sin dalla prima giovinezza in una culla di grandi vini e di antiche tradizioni – risponde durante un colloquio con il Direttore di Cantine Torrevilla, l’enologo Guerrino Saviotti, suo grande estimatore -: pensate che questi miei progetti poggiano le loro fondamenta su pubblicazioni scientifiche e su grandi nomi del passato che sono passati da qui o hanno lasciato un profondo segno, come Aristotele, Caravaggio, Colombo, Dante, Galileo, Leonardo”.

Durante la mattinata a Riccagioia è stato presentato anche il progetto di recupero di un antico vitigno selezionato dallo stesso prof. Fogliani, “La Croatina dal graspo rosso”, di cui esistono diversi progetti di recupero, ha spiegato l’agronomo Angelo Villani. “Oltre al vigneto sotto alla Rocca di Stradella di proprietà della famiglia Fogliani, la Croatina dal graspo rosso vede una produzione notevole nella zona compresa tra Rovescala, Stradella, Canneto, Cigognola, Castana e Montescano. Va sottolineato che questa produzione è al dodicesimo posto in quella vitivinicola nazionale”. A partire dagli anni 90 sono stati selezionati diversi cloni dalle Università di Pavia e Piacenza e “tale interesse ha portato al recupero dei ceppi di questi vitigni”, ha aggiunto l’enologo Simone Fiori, ricercatore presso il centro di Riccagioia. Per Paolo Massone, Presidente del Consorzio Vini Oltrepò, “Il Prodotto Interno Lordo di questa terra lo fa la vitivinicoltura, non dimentichiamocelo, come Consorzio vengono radunate 2000 aziende per la stragrande maggioranza a conduzione familiare. In questo territorio bisognerebbe iniziare anche a valorizzare i suoi eroi, e il prof. Giuseppe Fogliani è tra questi”.

Il Presidente della Camera di Commercio Giacomo de Ghislanzoni vede con favore la creazione del GRAAL, Garante Responsabile Agroalimentare, anche perché spiega che “se vogliamo fare conoscere il nostro territorio dobbiamo mostrare chi siamo e dove vogliamo andare, ovvero la tracciabilità, la riconoscibilità e la garanzia dei nostri prodotti”. Tranquillizza Teresio Nardi, Fiduciario Slow Food condotta Oltrepò Pavese: “I controlli ci sono e noi siamo in grado di far comprendere l’importanza dei nostri cibi più semplici da mettere nel piatto dei visitatori in occasione di Expo, come il salame, il pane, il formaggio, accompagnati da un buon bicchiere di vino. Per non parlare del riso, di cui è ricca la terra pavese e lomellina”.

Sollecitazioni, ma anche conferme, da Roberto Mura, presidente del centro Riccagioia: “La strada imboccata è quella giusta, Riccagioia è un punto di riferimento per l’agroalimentare di qualità. Siamo in Oltrepò ma non pecchiamo di provincialismo, questo è un centro regionale all’avanguardia, dove lavorano giovani davvero validi su cui investire per il futuro. Ma al contempo abbiamo bisogno di qualche “capello grigio” come quello del prof. Giuseppe Fogliani, che è sempre di grande insegnamento per tutti. La sua esperienza non va gettata al vento, ma dobbiamo cercare di fare sistema, evitando i tanti individualismi, per essere pronti in vista dell’esposizione universale. La casa per la creazione dei salotti enogastronomici culturali c’è già, è qui a Riccagioia, mettiamola a sistema”. Presente alla mattinata anche una rappresentanza del liceo scientifico Copernico di Pavia, che sta partecipando al progetto scientifico di Expo 2015.

Fonte: Agenzia CreativaMente

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