Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 12.39

Provincia di Cremona, un protocollo di azioni comuni contro l’inquinamento

Buone pratiche in tutto il territorio provinciale

| Scritto da Redazione
Provincia di Cremona, un protocollo di azioni comuni contro l’inquinamento

La siccità, l’assenza di vento e altri fattori meteo hanno contribuito a peggiorare gli effetti negativi delle polveri sottili sulla qualità dell’aria; per affrontare anzitempo l’emergenza causata anche dallo smog in modo coordinato su tutto il territorio, il presidente della Provincia di Cremona, Carlo Vezzini, ha promosso un incontro con l’Assessore all’Ambiente del Comune di Crema, Matteo Piloni, insieme al responsabile dell’Ufficio Urbanistica, Paolo Vailati, al responsabile del servizio tutela aria e acqua della Provincia, Massimo Cremonini Bianchi, al dirigente del Settore Sviluppo Lavoro, Area Omogenea e Ambiente del Comune di Cremona, Mara Pesaro, in rappresentanza dell’Assessore Alessia Manfredini.

«Si tratta di sviluppare una strategia comune insieme ai Comuni del territorio che, al di là dell’emergenza inquinamento, possa adottare un piano condiviso di buone pratiche e azioni volte a ridurre sempre più gli agenti inquinanti, per una migliore qualità dell’aria e della vita, sulla scorta di quanto attuato sino a oggi», ha precisato il Presidente Vezzini. «Abbiamo quindi voluto avviare questo percorso inizialmente insieme al Comune di Cremona e Crema, considerando che quest’ultimo, nella propria fascia, detiene due comuni cremaschi in area critica per l’inquinamento, Rivolta d’Adda e Dovera. In sostanza andremo a elaborare un piano che, coinvolgendo anche la Regione Lombardia, si declini in un protocollo di intesa contenente delle azioni concrete volte a ridurre l’inquinamento, da condividere poi con tutti gli altri comuni del territorio».

Sulle basi di quanto già intrapreso dai Comuni di Crema e Cremona, superata “l’emergenza smog”, si tratta di redigere un piano di azioni con misure precise: «Servono misure più incisive per prevenire le emergenze, non solo per contrastarle mentre si verificano», ha commentato l’Assessore Piloni. «La stessa Anci, insieme ai Sindaci, aveva stilato un piano contente diverse azioni di lotta all’inquinamento ed era stato sottoscritto un Patto dei Sindaci, oltre al Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, che poteva dare il via a finanziamenti per opere e progetti che limitassero infatti gli agenti inquinanti a livello locale».

In concreto, come ha precisato Mara Pesaro, le linee da inserire in un protocollo da condividere con i Sindaci del territorio vanno da un possibile aumento dei controlli alle caldaie (funzione in capo alla Provincia, che entro marzo affiderà a un soggetto la gara per i controlli grazie a specifici “verificatori”) per controllare la resa energetica dei fumi emessi dell’impianto, anche per un miglior risparmio del cittadino (un impianto che funziona male, oltre a porre problemi per la sicurezza, fa spendere più soldi, rende meno e inquina di più), per arrivare alla verifica degli impianti per combustione a biomassa, alla possibilità di tariffe agevolate per il trasporto pubblico locale, incentivando così l’uso degli automezzi pubblici, all’abbassamento dei gradi del riscaldamento degli edifici pubblici, alle modalità di lavaggio delle strade, alle buone pratiche, per evitare maggior inquinamento, connesse anche all’utilizzo degli automezzi privati soprattutto nei neopatentati (“ecopatente”) fino a campagne diffuse di sensibilizzazione per l’adozione di buone pratiche per un ambiente migliore. Proprio su tali temi la Regione Lombardia, con le Province e Comuni, ha avviato incontri specifici. A breve sarà pronto il documento in bozza da sottoporre alla stessa Regione Lombardia e ai Comuni della provincia.

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