Lunedì, 20 maggio 2024 - ore 09.10

RC-Auto.PD,Governo inerte

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RC-Auto.PD,Governo inerte

RC-AUTO. PD: GOVERNO INERTE E dalle compagnie MAI AUTOCRITICA
Dichiarazione di Antonio Lirosi, Responsabile Consumatori e Commercio del PD
“Il sistema delle Rc auto sugli automobilisti è diventato malus-malus funziona ad esclusivo vantaggio delle imprese assicurative. Da anni ANIA è impegnata esclusivamente a giustificare gli aumenti addebitandoli sempre a fattori esterni.
Questa volta il Direttore dell’Ania ha addirittura  chiamato in causa le norme volute, oltre tre anni fa, da Bersani quando era ministro. Vale la pena ricordare che in questi ultimi anni gli utili delle imprese assicurative per le Rc auto sono stati occultati in presenza di una grave crisi economica e del
crollo delle vendite delle auto. Ciò significa, che le imprese hanno scaricato sugli utenti il mantenimento di alti livelli di fatturato e di utile”.
E’ inaccettabile che, anche in anni di crisi dei redditi delle famiglie, le imprese di assicurazione trovino ogni pretesto per decidere unilateralmente aumenti tariffari a due cifre rincari che rappresentano una doppia beffa per gli automobilisti più virtuosi senza alcun cenno di attenzione e preoccupazione da parte del Governo.
 Anziché sostenere la piena e corretta applicazione delle norme Bersani a tutela dei consumatori, il Governo avrebbe dovuto monitorare i comportamenti delle imprese di assicurazione allo scopo di favorire la mobilità dei clienti e il calmieramento delle tariffe. Se a ciò aggiungiamo la fuga dal Sud di alcune grandi compagnie assicurative che, nonostante l’obbligatorietà delle Rc auto, lasciano senza copertura migliaia di automobilisti, il quadro è completo. E’ pertanto auspicabile una
rapida conclusione dell’’indagine avviata lo scorso mese dall’Antitrust per verificare la dinamica e le cause degli ultimi incrementi tariffari della rc-auto.
Il sistema del bonus-malus è oggi fallimentare: la stragrande maggioranza degli assicurati si concentra nelle prime classi di merito e questo non ha portato, come avrebbe dovuto essere, a una progressiva diminuzione del premio da pagare in rapporto alla condizione di minor rischio per le imprese assicurative. Il fatto che il 92%, secondo l'Isvap, non provoca incidenti, e ogni anno si trova a pagare di più, dimostra che le polizze bonus-malus hanno
penalizzato soprattutto gli automobilisti virtuosi oltre a discriminare, oltre misura ed in  modo generalizzato, i giovani e gli automobilisti delle regioni meridionali che si trovano di fronte ad offerte di prezzo insostenibili. Appare perciò necessario ripensare profondamente il meccanismo della Rc-auto che deve essere considerato alla stregua di un servizio di pubblica utilità. Occorre una nuova  regolamentazione per  far conciliare il
principio di mutualità, posto alla base dell’obbligo di assicurazione, con l’interesse pubblico a garantire ai cittadini l’esercizio di un fruibile e universale servizio di tutela e a prezzi sopportabili. Il Ddl Antifrode non è sufficiente”.

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