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Ricordo Dario Fo a Cremona alla fine degli Anni '60 a rappresentare 'Mistero buffo’ di Giorgio Barbieri

In questi giorni di Dario Fo hanno parlato tutti. Chi lo riteneva un rivoluzionario, chi un guitto di scarso valore, chi un voltagabbana politico per avere militato da giovane nella Repubblica Sociale per poi diventare un sostenitore della sinistra extraparlamentare e per chiudere come uomo dei 5Stelle.

| Scritto da Redazione
Ricordo Dario Fo a Cremona alla fine degli Anni '60 a rappresentare 'Mistero buffo’ di Giorgio Barbieri Ricordo Dario Fo a Cremona alla fine degli Anni '60 a rappresentare 'Mistero buffo’ di Giorgio Barbieri

Se n'è andato qualche settimana fa all'età di 90 anni. Era nato a Sangiano, in provincia di Varese, il 24 marzo del 1926. Dario Fo è stato indubbiamente uno dei grandi interpreti del teatro popolare italiano, un 'giullare' come amava definirsi che è riuscito a vincere nel 1997 il premio Nobel per la letteratura, riconoscimento per pochi autori del nostro Paese. In questi giorni di Dario Fo hanno parlato tutti. Chi lo riteneva un rivoluzionario, chi un guitto di scarso valore, chi un voltagabbana politico per avere militato da giovane nella Repubblica Sociale per poi diventare un sostenitore della sinistra extraparlamentare e per chiudere come uomo dei 5Stelle.

 Io ricordo Dario Fo a Cremona alla fine degli Anni '60 a rappresentare 'Mistero buffo' alla palestra Odeon di piazza Marconi dove adesso c'è il museo del violino. E' stata una delle prime volte che Fo presentava questo lungo monologo in una lingua padano veneta davanti al pubblico. Lo aveva invitato a Cremona l'attore Domenico Negri, uno dei principali artisti del Gruppo Studio di Teatro cittadino. Poche le locandine in città, allora si usava molto il passaparola, soprattutto fra gli studenti. Ricordo che la nella palestra erano state sistemate un centinaio di seggiole e che non era stato allestito un vero e proprio palco. Io, studente dell'Itis, ci andai da solo. Ai miei amici il teatro non piaceva. Immaginate la sorpresa quando mi ritorvai al fianco, sulla sinistra, l'attore Ugo Pagliai, venuto a Cremona per vedere Fo. La sala era piena, c'era gente in piedi. Fu uno spettacolo straordinario, alla fine Pagliai si alzò in piedi par applaudire Fo. L'attore venne a Cremona in molte altre occasioni. Ricordo una volta dietro il Battistero durante l'estate, poi in più occasioni al Ponchielli. E il 6 gennaio del 1990 a visitare la nuova sede della Cgil di via Mantova, inaugurata una quindicina di giorni prima. E le sue prime opere, 'Mistero buffo', 'Legami pure che io tanto spaco tutto lo stesso' e 'L'operaio conosce 300 parole, il padrone 1000, per questo che lui è il padrone', tutte del 1969, furono stampate dalla Tipografia Lombarda di Cremona.

A Fo sono stati dedicati due francobolli. Il primo è un foglietto con due francobolli da 11 corone emesso il 13 novembre 2008. Sul primo francobollo il volto sorridente di Fo, sul secondo il diploma per il Nobel con un disegno tratto da una sua opera, In mezzo la fotografia dell'attore in tre pose diverse.  Vale 5 euro nuovo r circa 3 timbrato. L'altro è stato emesso dalle Poste dello Zambia l'11 febbraio del 2002 con un valore facciale di 2.000 zambian kwacha. Sulla vignetta il volto di Fo. Si trova sul mercato filatelico a un prezzo di 2 euro e qualche centesimo.

 

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