Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 09.08

Ripartire dal Diritto allo studio. Appello degli studenti a Umberto Ambrosoli.

| Scritto da Redazione
Ripartire dal Diritto allo studio. Appello degli studenti a Umberto Ambrosoli.

Rilanciare la Lombardia ripartendo dal Diritto allo studio e dalle Università
"I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i più alti gradi degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie
ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso."
Costituzione della Repubblica Italiana - art.34
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Gentile Umberto Ambrosoli,
A seguito delle riforme di contenimento della spesa pubblica, che si sono rivelate tagli indiscriminati piuttosto che vere e proprie razionalizzazioni e miglioramenti della stessa, è cresciuta nell’intero paese una grave condizione di disagio, e ciò coinvolge anche e soprattutto la scuola e l’università. Il Diritto allo Studio, previsto dai nostri padri costituenti oltre sessant’anni fa, è stato particolarmente colpito dai tagli degli ultimi governi e, di conseguenza, è stata seriamente compromessa la possibilità di accesso al sistema dell’Alta Formazione per gli studenti capaci e meritevoli, ma privi di mezzi.n qualità di studenti e rappresentanti degli studenti delle università lombarde, vorremmo sottoporre alla Sua attenzione, in quanto candidato Presidente della Regione Lombardia, un tema che riteniamo di assoluta priorità per il futuro della Regione e del Paese: il Diritto allo Studio Universitario (di seguito DSU).
Le regioni hanno dovuto adeguarsi alla politica di tagli al DSU compiendo scelte alle volte fin troppo condizionanti. La Lombardia in un primo momento ha ridotto considerevolmente la qualità e la quantità di servizi offerti agli studenti (contraendo l’importo dei finanziamenti per il DSU e restringendo i requisiti d’accesso) e, successivamente ha incrementato del 40% la tassa regionale specifica per il DSU. Esso è infatti finanziato principalmente dagli studenti stessi attraverso la “contribuzione” (ossia la retta), che ha ormai assunto i connotati di una tassa.
Ribadendo la nostra idea di Università pubblica, libera, accessibile a tutti e di qualità, riteniamo che, sia i servizi che l’accesso al DSU, non debbano essere considerati privilegi per chi è più abbiente, ma diritti inalienabili, come d’altronde è sancito dalla Costituzione.
Crediamo che la nuova Giunta regionale possa e debba assumersi con responsabilità il compito di risolvere l’ormai cronico problema del DSU, tutelando così il principale strumento costituzionale di mobilità sociale, e per questo Le proponiamo i seguenti punti, auspicando la Sua disponibilità a discuterne con noi e farsene carico nella Sua proposta politica. Proposte firmate dalle rappresentanze di Sinistra di tutte le Universitarie Lombarde.

 

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