Roma, 21 Marzo 2014. L'Arsial deve restituire i soldi ai cittadini che hanno pagato le bollette dell'acqua inquinata.
E' la richiesta che facciamo al presidente della Regione, Nicola Zingaretti e al commissario dell'Arsial, Antonio Rosati.
La storia e' nota: l'Arsial, l'Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, gestisce un acquedotto nella cui acqua e' stata riscontrata presenza di arsenico e batteri. Un acqua non potabile e neanche usabile per fini igienici. Le bollette, pero', sono arrivate puntualmente agli utenti. L'Arsial ha deciso di sospendere la riscossione delle bollette. Non basta, occorre che siano restituiti ai cittadini i soldi versati con le bollette precedenti.
Ci sembra il minimo che si possa fare in un Paese che si vuole definire civile.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
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