Giovedì, 09 maggio 2024 - ore 01.42

S.O.S. Ospedale Bukavu. Pilastro: la solidarietà

Contributi raccolti vanno in adozioni, aiuto alle ragazze di strada ed altro ancora

| Scritto da Redazione
S.O.S. Ospedale Bukavu. Pilastro: la solidarietà

Tanti progetti attivi, anche donazioni a distanza, oltre ad un centinaio di volontari che si prodigano in ogni periodo dell’anno per allestire mercatini, concerti, teatri, eventi di vario genere: S.O.S. Ospedale Bukavu, durante l’assemblea annuale tenutasi presso i locali della Parrocchia di S. Maria di Caravaggio a Pavia, è una onlus che guarda al futuro dei bimbi del Congo con fiducia. “Nonostante il clima di recessione le offerte alla nostra associazione, anche nel 2014, ci hanno consentito di coprire tutte le spese per il sostentamento del Centro Nutrizionale S. Giuseppe di Bukavu, la nostra opera più bella, sorta oltre un decennio fa grazie alle offerte inviate al nostro missionario Don Alfredo Ferrari, che ci ha sempre spronati a continuare lungo questo sentiero della solidarietà – dichiara la presidente di S.O.S.

Ospedale Bukavu Elena Simoni -. Ma c’è di più: nel 2014 abbiamo adottato sette bambini, ed una nuova adozione è prevista proprio in questo inizio anno; siamo riusciti a raccogliere 8.700 euro con il 5 per mille derivante delle dichiarazioni dei redditi e destinato al progetto del mantenimento delle ragazze di strada; abbiamo raccolto 13.000 euro dai nostri mercatini natalizi, pasquali e non solo, perché molti ci vengono in aiuto acquistando da noi le bomboniere solidali che confezioniamo con le nostre volontarie per ogni tipo di cerimonia. Oltre alle quote di iscrizione dei nostri soci, abbiamo potuto contare sulle donazioni dei privati: c’è chi offre un euro al giorno (il corrispettivo di un caffè) ma c’è anche un benefattore che ha offerto 5000 euro per pagare la quota latte per i bimbi di Bukavu…pensate che lo scorso anno al centro Nutrizionale non c’era più latte per poter alimentare questi bimbi ogni 4 ore, dovrebbe essere garantito dall’Unicef ma spesso arriva con notevole ritardo o non arriva neppure poiché viene rivenduto sul mercato nero. Ecco che allora abbiamo raccolto l’accorato appello di Suor Elena, nostra referente presso il Centro, e siamo intervenuti in tempi rapidi, come del resto facciamo per l’acquisto periodico di latte in polvere, piuttosto che di glucometri. Insomma, con una liquidità di 40.000 euro a fine 2014, senza contare altre offerte arrivate a Gennaio (oltre 4.000 euro), possiamo davvero ritenerci soddisfatti”. Ora i volontari pensano già all’allestimento dei prossimi mercatini pasquali, partendo il 23 Marzo dalla Fondazione Maugeri di Montescano e il 30 e il 31 alla Maugeri di Pavia. Ma anche in occasione della Festa della mamma, a Maggio, verranno toccati anche tanti altri centri, dove i volontari in questi giorni stanno prendendo contatti.

“Pensate alla grande catena di solidarietà che si mette in moto per questa associazione – spiega ancora la presidente Elena Simoni -: siamo presenti in vari momenti dell’anno con i mercatini e i nostri oggetti artigianali, oltre alla Fondazione Maugeri anche al Santuario delle Bozzole di Garlasco, a S. Genesio, S. Maria di Caravaggio a Pavia, all’Istituto Santa Margherita di Pavia, presso la parrocchia Sacro Cuore di Casteggio, oltre alle scuole di Ghiaie di Corana, senza dimenticare il mercatino natalizio in Università a Pavia, la vendita preparati dalle nostre volontarie a Rovereto (grazie ad una negoziante che si è presa a cuore la nostra missione), oltre ai mercatini domiciliari”.

Domenica 7 Giugno, poi, il popolo di S.O.S. Ospedale Bukavu ha un appuntamento ormai consolidato, un momento di raccoglimento e di fede da vivere insieme presso il borgo di Fortunago, dove dalle 17 ci si raduna, si medita con canti e testimonianze, si assiste alla messa celebrata da Don Alfredo Ferrari, il sacerdote originario di Oliva Gessi da cui è partito tutto questo progetto, e poi si termina con la cena comunitaria. Da Don Alfredo arriva un grande grazie a tutti coloro che hanno a cuore Bukavu: “Anche dove c’è tanta disonestà e corruzione, come in Congo, ci sono grandi testimonianze. Dove c’è cristianesimo ci sono valori che vengono sostenuti fino alla morte. Ho letto con attenzione il libro di Francesco de Palma “Il presso di due mani pulite”, edito dalle Paoline. E’ la storia di Floribert, un giovane che viene ucciso per aver lottato contro la corruzione nella Repubblica Democratica del Congo, dove ogni giorno si assistono a fenomeni di violenza, oltre alla carestia, alle malattie con cui deve combattere la popolazione. A Floribert sono stati offerti migliaia di dollari perché facesse passare una partita di riso avariato (era un caposervizio dell’agenzia congolese che vigilava sulla qualità delle merci in entrata ed uscita dal paese).

Ma lui ha rifiutato, spiegando che era meglio morire anziché mettere a rischio la vita di quella gente. E alla fine è divenuto un martire dell’integrità di fronte alla corruzione, ha indicato una via di riscatto per il Congo ed il continente africano”.Tra le testimonianze raccolte durante l’assemblea annuale di Pavia va segnalata quella di Roberto Mietta, dentista animato da spirito di fraternità: appartiene all’Opera Francescana di Voghera. “Lo scorso Agosto mi sono recato a Bukavu con il desiderio di dedicare le mie ferie a lavoro, opera e preghiera in quel paese. Ho dato il mio contributo presso il reparto di odontoiatria dell’Ospedale e ho vissuto una esperienza meravigliosa. Mi alzavo alle 5 per bere un caffè con Suor Elena, poi ci recavamo alla Messa delle 6 in un grande capannone in cui si radunavano oltre 1000 persone, anche bambini, tutti in religioso silenzio. Quindi si iniziava la giornata in Ospedale, ma in condizioni davvero al limite, spesso senza acqua sin alla tarda mattinata. Tutti i posti letto occupati, le condizioni igieniche ve le lascio immaginare, la farmacia è davvero sguarnita. Eppure la cordialità, la gentilezza, l’amore di queste persone non lo scorderò mai più”. Per chi volesse approfondire il lavoro dei volontari di S.O.S. Ospedale Bukavu può cliccare sul sito  o collegarsi alla pagina di facebook dedicata.

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