Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 11.02

Sanità in Lombardia, fermo no del Movimento 5 Stelle: ‘La riforma è una truffa’

I pentastellati: «È solo make up legislativo, si promette di cambiare tutto per non riformare nulla»

| Scritto da Redazione
Sanità in Lombardia, fermo no del Movimento 5 Stelle: ‘La riforma è una truffa’

È un no senza sconti quello del Movimento 5 Stelle Lombardia alla riforma della Sanità Regionale di Roberto Maroni. Il Movimento ha predisposto oltre 10 mila ordini del giorno e 1500 emendamenti (attualmente sono stati depositati 5 mila ordini del giorno e oltre 400 emendamenti) per bloccare il dibattito sulla riforma e costringere la maggioranza a emendare una legge che i 5 stelle definiscono «una truffa: è solo make up legislativo, si promette di cambiare tutto per non riformare nulla».

Per Dario Violi, capogruppo del Movimento 5 Stelle Lombardia, e Paola Macchi, Consigliera Regionale pentastellata, che hanno tenuto una conferenza stampa alla vigilia della discussione in Consiglio regionale, «l’aula sarà un Vietnam: questa riforma non è stata discussa in Commissione e deve essere ripensata per la gente e non solo per fare i comodi dei politici, a partire dalla sua evidente intenzione di privilegiare il privato a scapito del pubblico. La legge mantiene in vita il poltronificio sanitario lombardo e il clientelismo dei partiti e introduce inutili e meccanismi di controllo. Se approvata così com’è la riforma non migliorerà i servizi nell’ambito sociosanitario lombardo».

«I nostri ordini del giorno», spiegano i portavoce del Movimento 5 Stelle, «affrontano temi ignorati da una maggioranza più attenta a generare nuove poltrone che ai bisogni concreti dei lombardi. Chiediamo innanzitutto che la prevenzione sia una priorità che deve essere portata avanti da tutti gli operatori sanitari e non solo, la sanità deve occuparsi anche di prevenzione primaria a livello ambientale. Il nostro obiettivo deve essere mantenere le persone sane, ancor prima di curarle quando si ammalano».

Violi e Macchi concludono: «Sulla Riforma della Sanità, a meno di un atteggiamento più dialogante della maggioranza, non concederemo sconti, a costo di sacrificare le nostre notti in Consiglio Regionale. Eccellenza non può essere sinonimo di ticket eccessivi, liste d’attesa infinite che magicamente scompaiono pagando la prestazione a una struttura privata, pronto soccorso intasatissimi, scandali per appalti e direttori generali indagati. I lombardi meritano davvero di più».

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