Sabato, 20 aprile 2024 - ore 05.54

Scuola. “Ats Val Padana sempre in ritardo e alunni lasciati nel Limbo”

Ragazzi sospesi in un limbo per causa di ATS, forze politiche e Assessori muti

| Scritto da Redazione
Scuola. “Ats Val Padana sempre in ritardo e alunni lasciati nel Limbo”

E’ stato detto e viene detto in ogni occasione (daltronde le parole

non costano nulla!) che la scuola è fondamentale e che la società

tutta si deve attivare per tutelare e per crescere i giovani.

Questa retorica è estremamente semplice ed efficace fintanto che non

viene fatta diventare sostanza; per esempio i mezzi di trasporto devono

essere sicuri ed organizzati, il presidio sanitario altrettanto.



ATS, dopo gli scivoloni assurdi dei tamponi e dei bambini spediti a 40

km di distanza per farli, mostra ancora una volta tutti i suoi limiti e

la sua inefficienza.

Infatti ciò che sta accadendo nelle scuole è qualcosa di assurdo:gli

studenti vengono dimenticati in un limbo che ha del grottesco.

Se, infatti, un ragazzo viene posto in isolamento fiduciario per le

scuole è possibile  attivare la DaD solo in presenza di una

comunicazione dell’ATS. Peccato però che tra la comunicazione

dell’isolamento e la certificazione ufficiale di tale status (con la

quale la famiglia può ufficialmente richiedere alla scuola la DaD)

possano intercorrere, per causa della lentezza di ATS, diversi giorni.

Ecco quindi che il ragazzo in questione viene a trovarsi in una

situazione per cui risulterà assente da scuola perché in quarantena,

ma impossibilitato a fruire della DaD per via della lentezza di ATS che

non emette i certificati che deve emettere nei tempi corretti.

Analogo discorso per la certificazione di fine quarantena: come detto

da

ATS solo il documento da loro emesso certifica la fine ufficiale della

quarantena e la riammissione in classe. Cosa succede allora quando,

come

sta avvenendo in questi giorni, anche questa comunicazione è in

ritardo?

Succede che i ragazzi sono vittime dell’inadeguatezza di ATS Val

Padana e che le scuole devono cercare di barcamenarsi con esiti

talvolta

traballanti.

Oltretutto vale anche la pena sottolineare la possibile lesione dei

diritti costituzionali legati alla limitazione delle libertà derivanti

da questo ritardo.



Non è possibile nascondere lo sdegno di fronte a tanta lentezza ed

impreparazione specialmente quando a pagare sono così direttamente i

ragazzi e le ragazze, i nostri figli/e, il futuro di questa nostra

società. anche perché le altre ATS non stanno funzionando così male!



Sarebbe auspicabile anche che le forze politiche e gli Assessorati

competenti manifestino in qualche modo la loro presenza e facciano

qualcosa smettendo di preoccuparsi solo dell’imminente campagna

elettorale. Il loro silenzio, a chi è padre e docente, rompe i timpani.



_dott. Emanuele Coti Zelati_

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