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Sì Democrazia contro impianto di rigassificazione a Capobianco

| Scritto da Redazione
Sì Democrazia contro impianto di rigassificazione a Capobianco

Sì Democrazia scrive a Regione Puglia, Provincia e Comune di Brindisi perché intervengano presso i ministeri competenti per porre fine alla questione dell’impianto di rigassificazione che la burocrazia ministeriale sembra voler far sopravvivere a se stesso.

Brindisi, 27  gennaio 2014

Gent.mo

On. Nichi Vendola

Presidente Regione Puglia

Lungomare Nazario Sauro, 33

70121 Bari

Gent.mo

Dott. Cesare Castelli

Commissario Prefettizio

della Provincia di Brindisi

Piazza S. Teresa, 2

72100 Brindisi

Gent.mo

Sindaco Domenico Consales

Comune di Brindisi

P.za Matteotti

72100 Brindisi

Oggetto: Richiesta di revoca e/o annullamento autorizzazioni Brindisi LNG/British Gas Italia SpA per la realizzazione di un impianto di rigassificazione a Capobianco.

Si sottopone alla Vs. attenzione la necessità di intervenire presso i ministeri competenti (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dell’Ambiente) per la revoca e/o annullamento delle autorizzazioni concesse nell’anno 2002 alla Brindisi LNG (società appartenente alla British Gas) per la costruzione di un impianto di rigassificazione a Brindisi, in località Capobianco. A seguito dell’apertura da parte della Commissione Europea della procedura di infrazione per mancata sottoposizione del progetto a Valutazione d’Impatto Ambientale (e del sequestro da parte della Magistratura penale per la mancanza di tale Valutazione e per altre illegittimità riscontrate), dette autorizzazioni furono sospese dal Ministero dell’Industria, per consentire alla Società proponente di verificare la conseguibilità di una c.d. Valutazione di Impatto Ambientale postuma. Nel frattempo, dopo la sentenza penale che ha accertato la responsabilità penale di alcuni degli imputati, disponendo la confisca dell’area dove la BRINDISI LNG aveva cominciato a costruire l’impianto (mediante realizzazione di opere di colmata), la BRINDISI LNG ha comunicato il proprio recesso dalla concessione demaniale relativa a tale area, sita nel porto di Brindisi, in località Capobianco. L’Autorità Portuale di Brindisi, nella riunione del Comitato portuale del 19.11.2013, ha preso atto di tale recesso, determinando quindi la cessazione della concessione demaniale a suo tempo rilasciata alla Brindisi LNG per la realizzazione dell’impianto. Vi è, quindi, un atto giudiziario di estrema gravità, che dispone la confisca dell’area, ed un atto amministrativo che prende atto del recesso e, quindi, della cessazione della concessione demaniale dell’area di Capobianco a suo tempo concessa alla British Gas. Poiché la Brindisi LNG, quindi, è oggi priva di qualsivoglia titolo abilitativo alla realizzazione dell’impianto nel porto di Brindisi in località Capobianco, avendo rinunciato al medesimo, il procedimento finalizzato alla verifica di una possibile Valutazione postuma di Impatto Ambientale non può assolutamente proseguire, sicchè le autorizzazioni a suo tempo concesse alla Brindisi LNG - sospese solo al fine di consentire di valutare la possibilità di una VIA postuma - devono essere definitivamente revocate e/o annullate. Per quanto innanzi, quindi, si chiede a codeste Istituzioni, promotrici della richiesta di revoca e di annullamento dell’autorizzazione a suo tempo concessa alla Brindisi LNG, di rappresentare ai competenti Ministeri gli anzidetti accadimenti al fine di conseguire la definitiva revoca e/o il definitivo annullamento delle autorizzazioni a suo tempo rilasciate alla Brindisi LNG.

 

2014-02-03



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