Dopo il comunicato del Vicesindaco di Spino d’Adda Galbiati relativamente all’area cani, non si è fatta attendere la replica di Progetto per Spino. «L’area cani esiste. È stata finanziata, progettata e realizzata. Ad attestarlo vi sono delibere di giunta, approvazione del capitolato, del progetto, affidamento lavori, parere ASL. Quanti progetti della precedente Amministrazione l’attuale giunta, a solo un mese dall’elezione, ha già cercato di cancellare, nonostante l’iter amministrativo fosse concluso? Sa la Giunta Poli che rischia di incorrere in un ricorso alla Corte dei Conti (sta sprecando denaro pubblico) e che per annullare la realizzazione di un’opera pubblica di fatto già ultimata ci vogliono pareri più che motivati e non ragioni campate per aria legate a presunti fastidi che l’area potrebbe arrecare ai pochissimi che abitano nelle sue vicinanze? Anche qui Impegno per Spino ha messo in campo la sua tipica sequela di incapacità e di bugie».
«L’area cani, si legge nel comunicato, viene definita piccola: “Quella che è stata presentata come tale al parco di Cascina Rosa, è solo un piccolo appezzamento di terreno con la recinzione”. Allora ci aspettiamo che l’Amministrazione abbia in mente un’area più grande. Ma no. Dice Galbiati che si farà (dove? Quando? Con che soldi?) un “mini dog park” per i nostri amici a quattro zampe. “Mini” suggerisce che sarà piccolo. Notare che l’area che per Galbiati è un piccolo appezzamento, è pari a 2.000 mq. E non è un dog park, ma uno spazio di sgambatura cani. Vorremmo capire», sottolineano da Progetto per Spino.
«I processi democratici riguardo all’area cani ci sono stati. Abbiamo fatto incontri, discussioni, un sondaggio (cosa mai fatta prima a Spino). Dopo quel confronto, molto lungo, abbiamo proceduto e realizzato l’area. L’area c’è. Non è più il momento del confronto. Il confronto c’è stato prima. Ora l’Amministrazione chiede solo ai residenti in Cascina Rosa se oggi per domani vogliono cancellare un’opera a beneficio di tutti e che già esiste? E i residenti sarebbero così leggeri e irresponsabili da accettare?», aggiungono dalla lista che fa capo a Paolo Riccaboni.
«Ricordiamo l’interesse di tutti, non solo di alcuni. L’interesse di avere un luogo in cui portare il proprio cane a sgambare e a socializzare, un posto all’ombra, un posto vicino al parco dei bambini ma da esso separato, per la sicurezza di tutti, e che porterà chi già oggi va lì con il cane a stare in un’area ben precisa, e non più dove i bambini giocano a pallone. Un posto con un parcheggio, un posto che è vicino quasi esclusivamente a capannoni, realizzato per essere un’area cani, con un’entrata, un’uscita, cancelli che si chiudono con il chiavistello, recinzione interrata, acqua portata lì appositamente per i cani; un posto che sarà vissuto, e che quindi darà sicurezza al quartiere, e che diverrà, con tutto il Parco, un punto di aggregazione per chi vive nella zona», chiudono da Progetto per Spino.
