Lunedì, 13 maggio 2024 - ore 02.50

Spino d’Adda (Cremona), rotonda ex Paullese: Riccaboni interroga il Sindaco Poli

Riccaboni rileva anche che il Comitato No Cemento è contrario alla rotonda

| Scritto da Redazione
Spino d’Adda (Cremona), rotonda ex Paullese: Riccaboni interroga il Sindaco Poli

Paolo Riccaboni ha presentato interrogazione al Sindaco di Spino d’Adda Luigi Poli per sapere quali intenzioni abbia in merito alla rotonda di Via Vittoria. Dichiara l’ex Sindaco: «Fino a poco prima prima delle elezioni comunali del 5 giugno, Impegno per Spino rilasciava dichiarazioni sulla possibilità di spostare i soldi della rotonda altrove. Ci sono affermazioni quali “Non esiste un articolo di legge che obbliga a fare una rotonda”, “Per quanto riguarda il vincolo di quei soldi, è davvero tutto da vedere: ci stiamo interessando con i parlamentari del luogo” e “La vicinanza di sottosegretari e personalità influenti quali ad esempio Guerini che oggi potrebbero essere ascoltati”. Su un volantino e su un manifesto di Impegno per Spino si riportava: “Noi ci impegniamo a garantire la sicurezza degli spinesi mantenendo il semaforo per l’attraversamento dei pedoni; sistemando l’illuminazione sul tratto della vecchia Paullese, realizzando una rotonda dove veramente serve: all’incrocio tra Via Martiri e la strada per Nosadello”, tra l’altro tutte cose già previste dalla precedente Amministrazione, da me guidata».

Riccaboni ricorda che «il Sindaco, avendo già amministrato, conosce le regole sugli appalti pubblici e il modo in cui procedono»: la gara è iniziata con determina 91 del 30 marzo 2016 e l’ultimo atto politico è stato l’approvazione del progetto esecutivo il 21 marzo. Da quel momento, l’iter non è più politico e non si può più fermare. Riccaboni ricorda anche che il Ministero scrisse a Enzo Galbiati, Vicesindaco nel 2006 con Poli e Vicesindaco oggi (con Poli), in cui si escludeva categoricamente la possibilità non solo di spostare i soldi, ma di usarli per qualcosa di diverso rispetto alla realizzazione del semaforo. il Ministero scrisse che «non si rende possibile assentire il diverso uso del contributo in quanto i contributi in oggetto rivestono la natura di finanziamenti a destinazione vincolata e quindi non possono dare luogo a finalizzazioni diverse da quelle espressamente individuate».

Per questo Riccaboni chiederà a Poli, durante il consiglio comunale di venerdì sera, «con quale iter la sua amministrazione interromperà l’appalto; oppure se non lo s’interromperà, smentendo le proprie promesse, come lo avrebbe interrotto; dove e come verranno spostati i soldi del finanziamento; oppure se non lo farà, smentendo le proprie promesse, come lo avrebbe fatto; se si è contattato il Ministero, o, come detto pubblicamente da Impegno per Spino, il sottosegretario Guerini o altri parlamentari; se sì, quando; che risultato hanno avuto questi contatti».

C’è poi una parte provocatoria: Riccaboni rileva che il Comitato No Cemento, soggetto apolitico che fa parte di Impegno per Spino (con tre Consiglieri) e che ha ottenuto un Assessorato (Carlo Cornalba), è contrario alla rotonda. Il Comitato, in passato, non ha esitato a impugnare ogni progetto cui era avverso (ci si riferisce a quello della piazza e a quello della nuova scuola). Oppure potrebbe impugnare la gara il PD, che a sua volta si è detto contrario alla rotonda e il cui segretario cittadino è capogruppo di Impegno per Spino e due esponenti sono Assessori. Per questo Riccaboni chiede se il Sindaco è a conoscenza se il Comitato No, presente nella sua compagine con il Presidente, o il PD, presente nella stessa con il Segretario locale, impugneranno la gara e/o l’assegnazione innanzi al TAR, o procederanno in altro modo, al fine d’interromperla e procedere diversamente e se, nel caso, il comune sosterrà tale ricorso o vi si opporrà.

Secondo Riccaboni, Poli deve dimostrare «che per tutti questi mesi Impegno per Spino e il Sindaco non hanno fatto promesse elettorali senza alcun fondamento, ma che se hanno affermato che i soldi possono essere usati altrove e di aver interessato il sottosegretario Guerini e altri parlamentari hanno da sempre un’idea su come non realizzare la rotonda in Via Vittoria». Lo avranno fatto?, si chiede Riccaboni.

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