Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 01.20

Strage di Natale in Myanmar

| Scritto da Redazione
Strage di Natale in Myanmar

L’Ong Salve the Children ha “appreso con profonda tristezza” che 2 suoi operatori sono tra i 35 uomini, donne e bambini uccisi nella cosiddetta “strage di Natale” in Myanmar, durante un attacco proprio il 24 dicembre dell'esercito nell'est del Paese.

Sono stati coinvolti nell'attacco mentre stavano tornando in ufficio dopo un intervento umanitario. I militari hanno fermato il convoglio e costretto le persone a scendere dalle auto. Alcuni sono stati arrestati, altri sono stati uccisi e i loro corpi bruciati. I due operatori erano entrambi diventati da poco papà, uno aveva 32 anni e un figlio di 10 mesi, e l'altro aveva 28 anni, e una figlia di soli 3 mesi.

“Questa notizia - ha commentato Inger Ashing, CEO internazionale di Save the Children - è davvero terrificante. La violenza contro civili innocenti, compresi gli operatori umanitari, è intollerabile e questo attacco insensato è una violazione al diritto umanitario internazionale. Siamo scossi dalle violenze perpetrate contro i civili e il nostro staff impegnato in attività umanitarie a sostegno di milioni di bambini in tutto il Myanmar. Le indagini sulla natura dell'incidente continuano e stiamo facendo tutto il possibile per garantire al nostro personale e alle famiglie delle vittime il supporto di cui hanno bisogno dopo questo devastante evento. Purtroppo questo non è un caso isolato. La popolazione del Myanmar continua a essere presa di mira dall’escalation di violenze e questi terribili episodi richiedono una risposta ferma e immediata. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite deve riunirsi il prima possibile per definire le misure che intende adottare per chiedere conto ai responsabili di questi fatti. Gli Stati membri dovrebbero imporre un embargo sulle armi, concentrandosi anche sulla limitazione degli attacchi aerei osservati negli ultimi giorni. La nostra Organizzazione è affranta per la morte dei nostri colleghi che rappresenta una perdita per i bambini di tutto il Myanmar”, ha concluso Ashing.

Save the Children è in Myanmar dal 1995, fornendo assistenza sanitaria, cibo, istruzione e programmi di protezione dell’infanzia in tutto il Paese. Temporaneamente ha sospeso le operazioni a Kayah e in alcune aree limitrofe a seguito di questo terribile incidente, ma si è detta comunque pronta per impegnarsi nell’aiutare i bambini più vulnerabili in Myanmar, specialmente in questo periodo di violenze estreme e di crisi. (aise) 

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