Taglio Alberi Apocalisse sul Naviglio Vacchelli - Castelverde CR | Paola Tacchini (Cr)
Si alza la nebbia, ho il desiderio di fare una camminata in un angolo naturalistico del mio territorio. (Non ce ne sono molti purtroppo).
Uno dei miei preferiti è il lungo Naviglio Vacchelli, che parte dalla frazione di Cremona Migliaro e prosegue a più tratti fino a Casalbuttano e oltre.
È tutto asfaltato tranne il segmento che va dalle campagne dietro Livrasco fino a quelle di Marsalengo.
Questa striscia di terra battuta è circondata da una discreta diversità di vegetazione da ambo i lati, con il naviglio che scorre placidamente con qualche dislivello che movimenta l'acqua.
Ed ecco lo shock: dopo la prima cascatella lo scempio.
Fanghiglia maleodorante riversa sui bordi, piante sradicate, maciullate, divelte, con le radici sporche di un rosso che fa venire in mente il sangue, acqua torbida, rami spezzati a metà che penzolano in posizioni innaturali e fronze abbattute, abbandonate ai bordi. Insomma l'Armageddon di un ecosistema.
Oltretutto, come mi ha spiegato l'amico Nicola Tinelli, certi angoli naturali, sanno tutelarsi da soli, se lasciati crescere e formarsi in modo spontaneo.
Infatti in uno dei fossati paralleli si possono vedere persino delle conchiglie bivalve, che sono dei resti di molluschi di acqua dolce che hanno capacità di filtrarla e renderla più pura.
Credo non resti che segnalare alle autorità di pertinenza il danno grave arrecato, in modo che il centinaio di metri irrimediabilmente danneggiati, non si estendano a tutto l'intero percorso.
Le foto per farvi una idea
