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Tassa frontalieri inaccettabile e discriminatoria

| Scritto da Redazione
Tassa frontalieri inaccettabile e discriminatoria

Si trasmette il comunicato del Consiglio sindacale interregionale Emilia Romagna- Marche-Repubblica di S. Marino, riguardante l'inaccettabile e discriminatorio trattamento fiscale riservato ai frontalieri italiani (oltre 6.500) che ogni giorno si recano a lavorare nella Repubblica del Titano. Il CSIR, la cui riunione ha avuto luogo l'altro ieri e alla quale ho partecipato con i colleghi di Cisl e Uil, ha deciso una serie di importanti iniziative in proposito, tra cui la convocazione delle assemblee dei frontalieri e la richiesta di incontro con l'Ambasciatore italiano a San Marino. Grazie per l'attenzione e cordiali saluti Claudio Pozzetti responsabile nazionale Cgil CSIR/frontalieri
Tassa frontalieri inaccettabile e discriminatoria
SAN MARINO 12 GENNAIO 2011 – Il nuovo prelievo fiscale riservato ai redditi frontalieri è inaccettabile e discriminatorio. E’ netto il giudizio del comitato sindacale interregionale che raggruppa i sindacati sammarinesi e delle Regioni Emilia Romagna e Marche. In programma a fine mese un’assemblea con i lavoratori frontalieri e un incontro con l’Ambasciatore italiano a San Marino.
Riunito nei giorni scorsi, il comitato sindacale interregionale (CSIR) ha esaminato il nuovo meccanismo d’imposta introdotto dalla Finanziaria 2011, che con la mancata esenzione della voce “costo produzione del reddito” produce un taglio mensile nelle buste paga dei frontalieri superiore ai 200 euro. “E’ una decisione che non solo determina un grave peggioramento delle condizioni economiche dei lavoratori italiani occupati in Repubblica, ma introduce un trattamento fiscale inaccettabile perché legato alla residenza anagrafica del lavoratore”.
“Siamo di fronte - sottolinea il comitato sindacale - a una scelta fortemente discriminatoria, perché introducendo diversi prelievi fiscali non garantisce i principi di equità e di parità di trattamento salariale a chi lavora con lo stesso contratto. E inoltre rischia di produrre elementi di divisione e disgregazione del mercato del lavoro. Una scelta politica intollerabile e con forti dubbi di legittimità sul piano del diritto: di fatto il lavoratore frontaliere viene tassato solo perché non ha diritto di voto a San Marino”. 
Le organizzazioni sindacali sammarinesi, emiliano romagnole e marchigiane sono inoltre preoccupate per i contraccolpi negativi che la supertassa ai frontalieri può provocare sul fronte diplomatico, a partire proprio dalle Regioni Emilia Romagna e Marche. Il comitato sindacale annuncia così l’intenzione di coinvolgere “le istituzioni territoriali, province e regioni limitrofe a San Marino, per affrontare sia il problema della nuova tassazione, sia i nodi legati all’estensione degli ammortizzatori sociali ai frontalieri in mobilità e il blocco della stabilizzazione”.
Temi che saranno al centro di un’assemblea con i lavoratori  che il CSIR convocherà a fine gennaio e che saranno illustrati anche all’Ambasciatore italiano a San Marino.
Resta aperto anche il capitolo franchigia,  ferma a 8mila euro dal 2003 e in scadenza a fine anno.  Per il comitato sindacale interregionale “è necessaria una legge ordinaria che delinei in maniera strutturale e definitiva il trattamento fiscale dei redditi frontalieri, prevedendo un aumento dell’attuale soglia di esenzione fiscale”. Anche per questo sono già partire richieste d’incontro con le commissioni parlamentari interessate. 

fonte: cgil fontalieri

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