Fra le aree metropolitane investite dall’epidemia la Lombardia a un mese dall’emergenza ha avuto un tasso di mortalità in rapporto agli abitanti sotto la media, la metà di quello di New York. È uno dei risultati preliminari di uno studio dell’Università Vita-Salute San Raffaele. I tassi cumulativi di mortalità più alti a 30 giorni dall’inizio dell’epidemia sono stati registrati a New York (81,2 per 100.000) e Madrid (77,1) mentre la Lombardia (41,4) è al quarto posto e sotto la media. Bruxelles è al 48,6, mentre Parigi al 26,9 e la Greater London al 23. Per Carlo Signorelli, ordinario di Igiene e Salute Pubblica e primo autore dello studio, il fatto che la regione sia quarta è dovuto anche grazie al fatto che l’epidemia ha investito meno Milano città ma più aree limitrofe. A Milano «gli ospedali non hanno per fortuna sino ad ora svolto la funzione di moltiplicatore di casi come invece è accaduto in realtà ospedaliere di piccole dimensioni». Inoltre «la componente ospedaliera privatistica risulta aver dato un apporto importante alla gestione dell’emergenza».
Tasso di mortalità in Lombardia: la metà di New York
Tasso di mortalità in Lombardia: la metà di New York
833 visite