Sono 400 anni che la città di Torino custodisce gelosamente il telo di lino che secondo la tradizione avrebbe avvolto Gesù dopo la deposizione dalla croce e sul quale è misteriosamente impressa l'immagine di un uomo che ha subito le stesse crudeli sevizie inflitte a Gesù durante la Passione. Mentre la scienza prosegue la ricerca e cerca verità e conferme, l'ostensione della Sindone consente a milioni di pellegrini di riflettere sul mistero dell'amore divino contemplando quella che è stata definita "l'icona della Passione". Numerose le ostensioni nel corso della storia. Questa del 2015 è la terza esposizione pubblica del millennio, dopo quella del 2000 – in occasione del Giubileo – e del 2010. Ci sono state anche delle ostensioni televisive: la prima in assoluto nel 1983 e la più recente il 30 marzo 2013.
Perchè questa Ostensione?.L’esposizione della Sindone è stata concessa dal Papa in occasione dei 200 anni dalla nascita di san Giovanni Bosco e per questo sarà vissuta con specifico riferimento al mondo salesiano. E' caratterizzata da due attenzioni particolari: i giovani e i malati, le persone che soffrono, con momenti specifici di pellegrinaggio e organizzazione di iniziative di accoglienza.
Periodo dell'Ostensione.L'esposizione ai fedeli della Sindone avviene nella cattedrale di San Giovanni Battista di Torino dal 19 aprile – giorno di apertura con la celebrazione eucaristica presieduta dal Custode pontificio della Sindone, monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, insieme ai vescovi del Piemonte – fino al 24 giugno. Tutti i giorni, dalle 7.30 alle 19.30 sarà possibile compiere il percorso di avvicinamento e, dopo la “prelettura” del Telo, entrare in Duomo. Non si potrà visitare la Sindone il 20 e 21 giugno, in occasione della visita di Papa Francesco a Torino. Il 14 maggio la Sindone sarà visitata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella