Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 16.15

Trasporto ferroviario lombardo, bilancio del PD sui primi 6 mesi di nuova gestione

Alloni (PD): «Risultati lontani dai proclami di gennaio. Puntualità scesa dall’82 al 77%»

| Scritto da Redazione
Trasporto ferroviario lombardo, bilancio del PD sui primi 6 mesi di nuova gestione

«È finita la luna di miele di Sorte e Farisè. È tempo di fare un bilancio del primo semestre della nuova gestione del trasporto ferroviario regionale»: così il Consigliere Regionale del PD Agostino Alloni ha esordito questa mattina al Pirellone per fare il punto della situazione e per verificare i risultati ottenuti in questi primi sei mesi da Trenord. «Sulla base dei dati raccolti riteniamo che il servizio ferroviario offerto sia ancora largamente insufficiente», dichiara Alloni. «Rispetto al 90% auspicato da Trenord a inizio anno, a oggi l’indice di puntualità nei giorni festivi nelle ore di punta è sceso in tre mesi dall’82 al 77%, segnando un ribasso di ben cinque punti percentuali. Per non parlare del numero delle soppressioni, che tanto fanno infuriare i pendolari, che hanno subito, sempre nello stesso periodo, un incremento di quasi 150 treni cancellati. Non si può andare avanti così, senza un piano industriale serio e con una gestione da parte della Regione da dilettanti allo sbaraglio: ancora oggi non si conoscono con esattezza quanti treni nuovi circolano sulla rete ferroviaria regionale e quali linee servono, per non parlare di quelli che ancora devono essere immessi sui quali a richiesta ufficiale all’Assessore Sorte abbiamo avuto solo risposte vaghe».

Ed è proprio sull’operato dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture e Trasporti Sorte che il Consigliere Alloni rivolge la sua critica. «L’Assessore è un gran chiacchierone, abbiamo lasciato sei mesi di tempo a lui e all’amministratore delegato di Trenord di insediarsi e di operare per il bene dei pendolari lombardi. Tirando le prime somme possiamo dire con certezza che il piano puntualità decantato a gennaio è fallito. Una disfatta che diventa ancor più evidente se si paragonano i dati della Lombardia con il resto del nord Italia: la nostra regione è fanalino di coda. Segna uno scarto negativo che varia dai cinque ai dieci punti percentuali; a oggi, inoltre, ancora non è dato sapere come verrà riorganizzato il sistema ferroviario una volta concluso Expo. L’unica certezza è il piano di razionalizzazione annunciato per l’intero mese di agosto che svantaggia, e non poco, interi territori: penso ad esempio alle linee Cremona-Crema-Treviglio e Cremona-Piadena-Mantova, e ai collegamenti da Milano verso Bergamo e Brescia».

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