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TRENORD: EUROPA VERDE, SITUAZIONE DEGENERATA. NO AFFIDAMENTO DIRETTO, MA GARA EUROPEA | Dario Balotta

PENALE DI 7 MILIONI? LA REGIONE LA PAGHEREBBE A SÉ STESSA

| Scritto da Redazione
TRENORD: EUROPA VERDE, SITUAZIONE DEGENERATA. NO AFFIDAMENTO DIRETTO, MA GARA EUROPEA  | Dario Balotta

TRENORD: EUROPA VERDE, SITUAZIONE DEGENERATA. NO AFFIDAMENTO DIRETTO, MA GARA EUROPEA  | Dario Balotta

PENALE DI 7 MILIONI? LA REGIONE LA PAGHEREBBE A SÉ STESSA

Con la nascita di Trenord, dieci anni fa, la Regione aveva promesso un servizio migliore, pace sindacale, sicurezza dei viaggi, economie di scala e risparmi di spesa.

Invece è successo tutto il contrario: soppressioni, ritardi, disservizi, scioperi record, incidenti ferroviari, diseconomie di scala (i grandi agglomerati di addetti sono ingestibili nel settore dei servizi) - il tutto mentre i contributi pubblici e le tariffe sono sempre in aumento.

Ora la regione vorrebbe proseguire in questa gestione fallimentare con l’affidamento diretto della concessione a Trenord per altri 15 anni (10+5), confermando il meccanismo infernale che ha portato a sempre maggiori disservizi nonostante il continuo (e assai costoso) cambio di amministratori e manager. In tutta Europa si è seguito un altro modello: sono state bandite delle gare vere che hanno cambiato volto al trasporto regionale, e così negli ultimi 20 anni i passeggeri sono cresciuti a ritmi elevati, il comfort del trasporto è migliorato, la puntualità e la sicurezza sono cresciute e l’ambiente ne ha tratto giovamento. In Lombardia, invece, la Regione veste troppe parti in commedia per permettersi di sganciarsi dal controllo politico e consociativo di Trenord: è azionista dell’azienda, compratore dei servizi e programmatore degli stessi. Ecco perché sono ridicole le presunte penali di 7 milioni che Trenord dovrebbe pagare alla regione, cioè al suo stesso azionista.

Dario Balotta  (Europa Verde)

Milano 7 gennaio 2020

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