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Una macchia per chi non sa sognare | Davide Persico (San Daniele Po)

Se ci si sa accontentare, basta alzare gli occhi al cielo con un qualsiasi strumento e con un po' di impegno, per poterlo ammirare. Un'immagine astronomica recente è certamente più spettacolare, ma l'ha fatta qualcun altro.

| Scritto da Redazione
Una macchia per chi non sa sognare | Davide Persico (San Daniele Po)

Una macchia per chi non sa sognare | Davide Persico (San Daniele Po)

I 3582 pixel, cioè i quadratini di colore giallo che costituiscono la "macchia" al centro dello sfondo nero, rappresentano nel loro insieme la visione rudimentale, che spero di riuscire a migliorare, di un pianeta lontano dalla Terra circa 1.430.000.000 Km.

Quella "macchia" è la miglior rappresentazione ottenuta finora dal mio balcone (stamane alle 2.15) con solo ausilio di teleobiettivo, fotocamera digitale e treppiede, del più spettacolare dei pianeti del Sistema Solare: Saturno.

Quando provo a fotografarlo, Saturno, ho un solo intento: distinguere gli anelli, o meglio, almeno una fascia che circonda il gigante gassoso. In questa foto si percepisce abbastanza bene, seppur con poche migliaia di quadratini colorati. Non c'è la pretesa di distinguerli tra loro, basta che si intravveda almeno un "salvagente".

Perché una macchia digitale è così esaltante? Perché su questo pianeta si è disintegrata la sonda Cassini nel settembre 2017 dopo averci mostrato molti dei suoi segreti. Ma fu oggetto di curiosità anche da parte di Pioneer 11 (1979) e Voyager (1980). Insomma, Saturno ci ha sempre intrigati un sacco da quando Galileo nel 1610 ne individuò il sistema ad anelli. Ne testimonia l'interesse diffuso anche il fatto che è sempre stato scenario ideale per la fantascienza: Asimov, ad esempio, ne scrisse in "Lucky Starr e gli anelli di Saturno" e in Interstellar è stato lo scenario della collocazione di un wormhole per il passaggio in un'altra dimensione.

Se ci si sa accontentare, basta alzare gli occhi al cielo con un qualsiasi strumento e con un po' di impegno, per poterlo ammirare. Un'immagine astronomica recente è certamente più spettacolare, ma l'ha fatta qualcun altro.

3582 pixel, nell'insieme, sono solo una macchia.

3 giugno 2020

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