Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 05.40

Una riflessione su Berlusconi | Don Aldo Antonelli

| Scritto da Redazione
Una riflessione su Berlusconi | Don Aldo Antonelli

Impudente, strafottente ed ottusa.

Direttamente e tramite sensali, la “sua” presenza continua ad inquinare ed avvelenare la vita già greve dell’Italia e degli Italiani.

Tra festini in trasferte, in Mali o in Russia (perché ad Arcore sarebbe troppo “visibile”…) continua le sue incursioni sulle vicende parlamentari di questo paese “di merda” (sue parole) e che pur tuttavia ama tanto (altrettanto sue parole….).

Come un tumore, non cesserà di divorare la vita di questo paese finché questo paese non sarà completamente distrutto.

Il tumore muore con la morte dell’”OGGETTO”!

 

L’amico Rosario Amico Roxas scrive:

«L’ex presidente del consiglio non demorde; sa bene che il suo tempo è finito, così cerca i tempi supplementari, non tanto per evitare la sconfitta  ma per poter sedere al tavolo dei vincitori, avendo impedito che si concretizzasse una vittoria limpida di una parte a lui avversa, e da lì operare secondo i suoi metodi fatti di menzogne, ricatti, corruzioni, compra-vendita di uomini e cose.

Nasce così l’idea del dinosauro dal cilindro; un dinosauro che si presenta come la corda di ricambio in sostituzione di quella tagliata da Napolitano per completare l’opera di impiccagione dell’Itali e degli italiani.

E’ Gianpiero Samorì  questo dinosauro, contemporaneamente “corda di ricambio”; è stato definito, con crudezza di termini “il nuovo Berlusconi”, praticamente la riedizione del Berlusconi del 94, e noi che abbiamo subito l’originale assistiamo stomacati  ad una riedizione del dejà vu.

Il nuovo Berlusconi  si è presentato con una programma che avrei detto firmato da Vendola o Bertinotti, ma si tratta di pure illusioni frutto di ricerca di mercato e di sondaggi; leggendo il programma di Gianpiero Samorì, sappiamo cosa desidera e auspica la maggioranza del popolo italiano, così  vengono riversate promesse che non saranno mai prese in seria considerazione, tutto nello stile inconfondibile del cavaliere:

Gianpiero Samorì, possiede banche (come B.), assicurazioni (come B.), giornali (come B.), TV (come B.),  legato a filo doppio con Marcello Dell’Utri (come B.), sostiene di essere uno degli uomini più ricchi d’Europa e se ne vanta (come B.), per meglio somigliare al suo Mentore, ha anche in corso un procedimento penale, cosa che non guasta in un curriculum preso in considerazione da Berlusconi, con la seguente accusa: ““presunto accesso abusivo a sistemi informatici e furto di dati sensibili” (come B. ) »

 

Contemporaneamente, su La Repubblica di oggi, Michele Serra scrive:

«Per quanto basso sia il profilo politico del Paese, davvero non si riesce a credere che il tizio con il cappellino che da qualche tempo fa coppia fissa con Briatore, e le cui ganze posano per i fotografi davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, sia ancora il dominus del centrodestra italiano. Possibile che a destra nessuno riesca a dire a chiare lettere che o Berlusconi si leva di mezzo o niente di decente, di dignitoso e di credibile sarà possibile in quella zona così significativa della politica nazio­nale? Possibile che l'uomo che ha reso ridicola l'Italia agli oc­chi del mondo ancora gravi sul destino dei suoi con una così mi­cidiale, soffocante presenza, nonostante l'età avanzata, il ro­sario di pendenze giudiziarie, il totale fallimento politico? A parte i suoi numerosissimi salariati (politici e giornalisti), qua­le altro vincolo suicida hanno, gli uomini del centrodestra, per far dipendere le loro scelte da questo bizzarro ometto sceso in politica per distruggere la sinistra e, a conti fatti, distruttore me­todico della destra? S iamo così abituati al disgustoso ossequio che lo circonda, non solo femminile, che quando Alfano osa in­terrompere, sia pure per pochi secondi, il flusso ininterrotto dell'obbedienza, fa la figura dell'intrepido rivoluzionario».

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