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UNITI NELLA LOTTA ALLE MALATTIE NON TRASMISSIBILI IN ETIOPIA: IL REPORT DEL WORKSHOP ORGANIZZATO DALL’AICS

| Scritto da Redazione
UNITI NELLA LOTTA ALLE MALATTIE NON TRASMISSIBILI IN ETIOPIA: IL REPORT DEL WORKSHOP ORGANIZZATO DALL’AICS

È stato pubblicato oggi, 28 dicembre, il rapporto finale del workshop “Il Double burden delle Malattie Trasmissibili e Non, e le Sfide della loro integrazione nel sistema sanitario in Etiopia: testimonianze derivanti da diverse esperienze”, organizzato dal Ministero della Salute etiopico (MoH) insieme all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Addis Abeba il 26 e 27 febbraio scorsi.

Il workshop di due giorni – ricorda l’Aics – ha visto la presenza di 56 partecipanti e 17 esperti provenienti da istituzioni governative etiopiche, agenzie ONU, Organizzazioni della Società Civile (OSC), Università e Istituti, nonché due ospiti internazionali rispettivamente dal Sudan, Osama Elhsafie, Direttore del Programma di Medicina di Famiglia del Ministero della Salute del Sudan, e dalla Palestina, la Direttrice Cristina Natoli di AICS Gerusalemme.

La Vice Ministra - oggi Ministra - della Salute etiopica Lia Tadesse, insieme al precedente Direttore di sede AICS Addis Abeba, Tiberio Chiari, hanno aperto i lavori ricordando l’importanza dell’evento all’interno del più ampio contesto nazionale e il continuo supporto da parte della cooperazione italiana nel settore sanitario negli ultimi 15 anni.

12 sono le raccomandazioni chiave scaturite da presentazioni, domande, discussioni e confronti fra esperti e partecipanti, al fine di informare policy maker e apportare miglioramenti alla lotta alle Malattie Non Trasmissibili (MNT) in Etiopia.

Le riportiamo di seguito.

1. È necessaria una risposta multi-settoriale per la prevenzione e il controllo delle MNT, con un maggiore coinvolgimento dei diversi settori e portatori di interesse grazie alla costituzione di un sistema efficiente ed efficace a livello nazionale e regionale (es. comitati inter-ministeriali e/o parlamentari). Inoltre, si dovrebbero affrontare le problematiche che oggi ostacolano l’azione multi-settoriale, quali la mancanza di consapevolezza del problema nei diversi settori, un impegno politico limitato, un coordinamento debole tra stakeholder e un’inadeguata allocazione di risorse.

2. I Governi dovrebbero integrare le MNT nella Primary Health Care. Questo aiuterebbe la gestione delle MNT nella fase iniziale; quindi supportare la diagnostica e la prevenzione primaria appare un investimento migliore e più economico rispetto al trattamento dello stadio avanzato della malattia. Gli investimenti su prevenzione e controllo delle MNT dovrebbero inoltre essere basati su evidenze scientifiche così da contribuire al rafforzamento del sistema sanitario nel lungo periodo.

3. Le MNT rimangono uno dei programmi meno finanziati. Nonostante ciò, considerando la dimensione del problema e del fatto che sia attualmente in crescita, si evidenzia la necessità di assicurare maggiori risorse così da aumentare il budget dedicato alle MNT.

4. Le OSC contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di salute pubblica e rivestono un ruolo importante nella fornitura dei servizi sanitari, nella sensibilizzazione alla comunità, nell’advocacy e nel monitoraggio. Occorre quindi rafforzare il coinvolgimento delle OSC e dare maggior risalto alle loro attività di prevenzione e controllo delle MNT. Inoltre, si evidenza come la loro esperienza risulterebbe valida anche in collaborazioni con il Governo.

5. Si raccomanda di creare partnership e collaborazioni con le Overseas Development Assistance (ODAs) così da aumentare la spesa per la salute nella lotta al double burden delle malattie trasmissibili e non.

6. Va aumentato l’impegno per l’integrazione e decentralizzazione dei servizi legati alle MNT nella Primary Health Care (PHC).

7. Sono necessarie campagne di comunicazione strategiche sulle MNT e incrementare le attività di sensibilizzazione in modo continuativo, mirando alla mobilitazione di massa delle comunità.

8. La malnutrizione e le diete sbilanciate sono uno dei maggiori fattori di rischio per le malattie non trasmissibili. È raccomandabile quindi progettare e implementare interventi e programmi di double e triple actions che possano affrontare contemporaneamente i rischi della denutrizione, del sovrappeso, dell’obesità o di altre MNT correlate alla dieta.

9. Bisogna aumentare e sviluppare risorse umane competenti per le MNT attraverso l’introduzione del curriculum specifico di Medicina Familiare, unitamente all’implementazione di meccanismi di ritenzione del personale formato.

10. Occorre assicurare la fornitura continuativa di farmaci e materiali inerenti alle MNT, includendo la manutenzione delle attrezzature.

11. È importante la ricerca di approcci innovativi che contestualizzino la fornitura dei servizi relativi alle MNT e che identifichino i fattori di rischio al fine di progettare interventi più appropriati.

12. Infine, è necessario rafforzare la capacità del sistema PHC nel fornire continuità alle cure necessarie ai pazienti affetti da malattie croniche.

Il rapport integrale è disponibile qui. (aise) 

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