Domenica, 28 aprile 2024 - ore 13.35

“VOGLIAMO UNA REGIONE PER DONNE”

| Scritto da Redazione
“VOGLIAMO UNA REGIONE PER DONNE”

SE NON ORA QUANDO? - LOMBARDIA
Lunedì 18 febbraio si è tenuto a Milano l’incontro con i candidati alla guida della regione organizzato da Se Non ora Quando? – Lombardia: “VOGLIAMO UNA REGIONE PER LE DONNE”. Nessun candidato si è presentato all’incontro: sopravvenuti impegni hanno prevalso sul dichiarato desiderio di confrontarsi con le proposte delle donne di SNOQ per il governo della regione. Prendiamo atto: la campagna elettorale si fa nelle piazze e alla televisione.
Poco male: le “supplenti” rimediate all’ultimo minuto hanno animato una discussione vivace e sincera. Daria Pesce per Gabriele Albertini, Francesca Panzarin per Umberto Ambrosoli, Alice Tranchellini per Silvana Carcano, Emanuela Banfi per Carlo Maria Pinardi. Nessuna rappresentante per Roberto Maroni (la cui segreteria, peraltro, non ha mai manifestato il minimo entusiasmo per l’iniziativa). L’intervista è stata condotta, con piglio e sicurezza, da Chiara Beria di Argentine, scrittrice e giornalista.
Su tema della violenza contro le donne, Se Non Ora Quando? ha chiesto l’impegno per il finanziamento della legge sui centri antiviolenza. Hanno assicurato un convinto sostegno a favore del finanziamento sia la candidata per Ambrosoli che la candidata per Pinardi, riconoscendo entrambe l’importanza sia degli interventi di tutela che degli interventi preventivi sulla cultura e l’educazione. Favorevoli in linea di massima le altre due candidate, che hanno però proposto prospettive che hanno infiammato la sala e suscitato molte critiche: addestrare le donne a denunciare i loro aggressori come strategia prioritaria di contrasto alla violenza (Daria Pesce) e la proposta della candidata M5S di contrastare la violenza con l’istituzione del reddito di cittadinanza, essendo la violenza sulle donne causata da un aumento della aggressività maschile conseguente alla crisi economica.
Oliana Maccarini, della rete D.I.RE (Donne in rete contro la violenza), ha presentato un appello alle candidate per il finanziamento della legge.
Articolato il ventaglio di posizioni sul welfare; tutte le candidate si esprimono comunque a favore della piena attuazione della legge 194.
Sulla democrazia paritaria, tutte le candidate presenti si sono espresse favorevolmente, con accenti diversi: dall’adesione convinta di Francesca Panzarin alle posizioni più caute delle altre candidate (talvolta, con una certa tendenza a tergiversare sulla meritocrazia: albergando sempre il dubbio che le quote rosa avvantaggino donne mediocri ai danni di uomini capaci…).
Incalzate da alcune giornaliste presenti in sala (Cristina Obber, Camilla Gaiaschi) e dagli interventi di Sabina Guancia e Marina Calloni, le candidate hanno approfondito le tematiche della serata, di fronte ad un pubblico attento e partecipe, in una sala affollata.
Noi, donne di Se Non Ora Quando? chiediamo alle candidate impegni precisi, su obiettivi chiari e verificabili: appoggio alla Convenzione del Consiglio d’Europa e finanziamento della legge regionale ai centri antiviolenza, impegno per la democrazia paritaria, ridefinizione del sistema di welfare e piena attuazione della legge 194, impegno per interventi nel campo della educazione di genere, contrasto agli stereotipi sessuali e alla pubblicità sessista.
Il candidato Gabriele Albertini ci ha inviato un proprio contributo, in cui sottolinea la proposta di ridurre l’irap alle aziende per favorire l’occupazione femminile. In realtà, la proposta sull’irap è l’unico punto del suo programma in cui figurano interventi a favore delle donne.
Anche nel programma di Carlo Maria Pinardi, abbiamo trovato solo questa proposta. 
Ridurre l’irap per agevolare l’occupazione dei giovani, delle donne, di chi ha perso il lavoro: è un punto che abbiamo trovato in tutti i programmi elettorali esaminati, tranne quello del M5S. (per il momento, almeno: ci è stato spiegato che il programma elettorale è in continua ridefinizione). La voce “diritti civili e pari opportunità” prevede la tutela dell’orientamento sessuale, interventi a favore dei temi LGBT, applicazione della legge 194, gender mainstreaming.
Il programma di Umberto Ambrosoli è preciso e articolato nei passaggi su democrazia paritaria, legge 194, economia e conciliazione, contrasto alla violenza.
Il programma di Roberto Maroni conferma il sistema di welfare basato sulle doti e rivendica la bontà di quelle caratteristiche del sistema lombardo che secondo noi ostacolano il pieno sviluppo della occupazione femminile nella nostra regione. Nel programma le donne vengono citate una sola volta, negli interventi di “cura e sostegno delle vittime di violenza, con particolare riguardo alle donne”. Che cavalleria!
Ringraziamo le candidate che hanno partecipato al nostro incontro: ne abbiamo apprezzato la presenza di spirito e la vivacità.
Se Non Ora Quando? chiede alle candidate e ai candidati al consiglio regionale e a chi concorre per la Presidenza della Regione di prendere impegni precisi.
Verificheremo questi obiettivi nel tempo, e invitiamo già da oggi il futuro governo della regione a un confronto sulle questioni che abbiamo proposto in campagna elettorale. Con un preavviso così: possiamo sperare... entro l’anno?
Invitiamo inoltre le future elette nel consiglio regionale a realizzare modalità di collegamento tra loro e con le forme organizzate dell’associazionismo e dei movimenti delle donne.
Noi, ci siamo.
Se Non Ora, Quando? - Lombardia
Info: senonoraquando.lombardia@gmail.com
Emanuela Ghinaglia

1072 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria