Sabato, 27 aprile 2024 - ore 05.23

Sì, provo profonda empatia per le vittime di Barcellona e no di Claudia Noci

L'unica cosa che ci resta da fare è credere che volere il male altrui è sbagliato vivendo ogni giorno, il più possibile, in armonia con il mondo e con chi lo abita

| Scritto da Redazione
Sì, provo profonda empatia per le vittime di Barcellona e no di Claudia Noci

Sì, provo profonda empatia per le vittime di Barcellona e no di Claudia Noci

L'unica cosa che ci resta da fare è credere che volere il male altrui è sbagliato vivendo ogni giorno, il più possibile, in armonia con il mondo e con chi lo abita

Dopo l'ennesimo attentato, ecco le ennesime osservazioni fatte da chiunque con linguaggi da sciacalli dell'informazione, provocatori nei toni e con voli pindarici su cause ed effetto.

Sì, provo profonda empatia per le vittime di Barcellona e no, non significa che me ne frego della Siria, della Sierra Leone, dello Yemen, della violenza sulle donne, sui minori, sugli animali, delle devastazioni ambientali, ecc...

Barcellona non è una delle mie città preferite, ma lo è per molti miei amici, alcuni dei quali hanno scelto di viverci. Trovo assolutamente normale sentire più vicina una città Europea che ha un modus vivendi simile al proprio, invece di una lontana. Pensare che questo sentimento sia da condannare perché "allora gli altri?" è da ottusi. Chi ha sensibilità per una cosa, vera sensibilità, di solito ce l'ha sempre per tutti. Chi la mette in discussione in questi termini rivendicando dell'ipocrisia nel l'espressione di cordoglio, non ha capito nulla di come ci si sente e non ha evidentemente introiettato il sentimento di "patria è mondo intero". Certo, va molto di moda esprimere su fb indignazione, rabbia e sostegno in casi come questi, ma in onore del fatto che non siamo tutti uguali, sarebbe rispettoso non appiattire tutti con giudizi affrettati. Qualcuno che ci crede c'è.

Stessa valutazione va fatta per chi specula su fatti gravi come questi parlando a sproposito di migranti, Boldrini, a casa loro, ecc...

Ci sono numerosi studi e verità su chi e perché vengono fatti questi attentati. Smettetela di fare abbinamenti tipo "italiani-pizza-mandolino-mafia" e alimentare la paura del diverso.

L'essere umano vuole stare bene. La Rambla, i concerti, le piazze gremite, i sorrisi ne sono libera espressione. Questo non piace a chi bene non sta. Investire persone in quel modo significa voler negare lo stare bene a tutti, invece di contribuire ad un mondo dove tutti possano trovare uno spazio felice. È proprio qui il problema: la gente si adopera di più per limitare la felicità altrui pensando che questa possa minacciare la propria, invece di costruirne una comune. C'è chi lo fa nel proprio piccolo con meschinità e raggiri, c'è chi lo fa avendo poteri politici ed economici enormi e c'è chi lo fa pensando che siccome la propria vita non vale nulla, allora è giusto interrompe anche quella di tutti gli altri. Siamo tutti esposti a questo e non ci sono frontiere da chiudere, sistemi di sicurezza da adottare e metodi di isolamento che tengano. L'unica cosa che ci resta da fare è credere che volere il male altrui è sbagliato vivendo ogni giorno, il più possibile, in armonia con il mondo e con chi lo abita. Se tutti facessimo così, ecco che non avremmo più nemici da combattere, paure da affrontare da soli e rabbie da giustificare nei confronti di nessuno.

Claudia Noci Presidente  Arcipelago Cremona

 

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