Sabato, 20 aprile 2024 - ore 12.23

13 marzo manifestazione contro il Puc del partito del cemento di Doria e Bernini

Alle ore 17.30

| Scritto da Redazione
13 marzo manifestazione contro il Puc del partito del cemento di Doria e Bernini

No alla colata di cemento che il piano regolatore prevede per tutto il levante cittadino. Corteo per dire no e difendere il nostro territorio dalla speculazione dal cemento dal dissesto che il piano regolatore di Doria e Bernini ci propongono.

NEL LEVANTE SI COSTRUISCE NON SOLO SUL COSTRUITO

DAL MERCANTILE DI MARTEDI 10 MARZO 2015

Residenze al posto della sede universitaria in via Cusa ad Albaro, case di nuova costruzione nella valletta del rio Penego a Quarto e abitazioni anche nel complesso dell'ospedale San Martino. Sono solo alcune delle trasformazioni a base di cemento previste dal nuovo Piano urbanistico comunale nei quartieri del levante cittadino. E, diversamente da quanto avviene nella già supercementificata Valbisagno, in questa parte di città non si potrà costruire soltanto sul costruito, perchè acuni interventiti dal processo definitivo del nuovo Puc, riguardano aree ancora libere. E' il caso della valletta del rio Penego, a Quarto, dove il Piano approvato la settimana scorsa dal consiglio comunale mantiene la possibilità di realizzare un nuovo insediamento residenziale l'ultima ipotesi progettuale, nel 2010 , prevedeva 5 edifici per un totale di 87 appartamenti in un'area ancora verde, vicino alla quale è prevista anche la nuova e discussa strada di collegamento tra via Monaco Simone e corso Europa. Ma nuove costruzioni, sempre a destinazione residenziale sono ammesse anche nell'area dell'ex ospedale psichiatrico di Quarto, interessata da un'operazione complessa di trasformazione urbanistica, e "una nuova edificazione residenziale" è prevista dal Puc pure nel distretto di trasformazione della valle del Chiappetto, a Borgoratti. Nella relazione inviata a suo tempo dalla Regione al Comune , nell'ambito della Valutazione ambientale strategica del progetto preliminare del Puc, si sottolineava che il contesto della valle del Chiappeto " va salvaguardata migliorandone la visibilità ed escludendo un incremento dei volumi residenziali", ma nel Puc le nuove costruzioni sono confermate, pur sottolineando la necessità che progettazione e attuazione degli interventi siano conformi alle norme del piano di bacino e orevedano adeguamento e messa in sicurezza idraulica dei rivi che attraversano la valle.

Sempre nell'ambito della Valutazione ambientale strategica del Puc, Regione e Soprintendenza avevano in parte bocciato anche gli aumenti di superfice edificata previsti del Piano nel complesso dell'ospedale San Martino che dovrebbe essere interessato da un intervento di riorganizzazione di spazi e funzini. L'ospedale costituisce infatti, uno dei distretti di trasformazione del Puc e tre settori di questo distretto potranno avere una destinazione residenziale. Non solo:in due dei tre settori interessati dal cambio di destinazione d'uso a residenziale è ammessa anche la possibilità di incrementare del 20% la superfice agibile esistente, riducendo così di poco dal 30% al 20% l'incremento che il progetto preliminare del Puc prevedeva un uno dei due settori (il 2, più a valle). Quel 30% in più infatti era stato bocciato da Regione e Soprintendenza secondo le quali risultava " difficile immaginare la possibilità di incrementare la superficie agibile esistente del 30% con destinazione residenziale, considerata la consistenza edilizia attuale, già prossima alla saturazione dell'area". Potrà passare attraverso interventi di demolizione e ricostruzione, invece, il futuro del complesso universitario di viale Causa ad Albaro. Qui la valorizzazione immobiliare è subordinata, nel Puc , al trasferimento di Ingegneria ad Erzelli, perchè il cambio di destinazione d'uso a residenziale dovrebbe servire a finanziare in quota parte il trasloco.

E, dulcis in fundo, un futuro di residenze e impianti sportivi attende l'area dell'ex stabilimeto Aura di Nervi che, in via del Commercio occupa una superficie di circa 13.600 metri quadrati. Il puc prescrive che "tutti gli interventi edilizi, compreso opere di cantiere, scavi, ecc., dovranno interessare esclusivamente le aree già edificate" del settore nel quale sono ammessi questi interventi, perchè nell'altra parte del distretto ex Aura devono essere mantenuti - così stabilisce il Puc - l'assetto agrario e l'uliveto esistenti. Almeno li.

a.c.

Rimessa AMT alla Foce un futuro residenziale.

Il Puc conferma la destinazione residenziale per l'area della rimessa Amt della Foce, benchè sia esondabile. La realizzazione degli interventi è subordinata alla verifica di conformità rispetto al Piano di bacino del Bisagno e , quindi, si suppone che prima debba essere messo in sicurezza il Bisagno.

Al testo dell'articolo aggiungamo altre aree a previsione cementizia:

L'area dietro via Trento (area verde) interessata alla possibile costruzione della nuova scuola Germanica

L'area del parco dell'ospedale di Quarto interessata per il lato nord ad una massiccia costruzione di box interrati e per il lato sud a residenze nel parco

L'area di via Cadighiara a Borgoratti interessata alla costruzione di 250 box in area verde agricola

L'area del campo sportivo della Castagna interessata da un progetto di box interrati.

L'area della casa della salute di via Bainsizza che dopo il trasferimento degli ambulatori diventerà poteabile alla variazione di destinazione d'uso per farne residenze.

L'area delle suore Clarisse in via Redipuglia interessata a vendita e cambio di destinazione a residenziale.

L'area del convento di via Nullo a Quarto interessata ad una operazione di trasfrmazione in residenziale

L'area dell'ex deposito farmaci lungo il rio Bagnara a Quinto interessata alla costruzione di grandi volumi di residenze in riva al fiume.

L'area ex fabbrica fisher a quarto interessata al cambio di destinazione d'uso e trasformazione in residena

L'area dell'ex oliveto murato , anchesso destinato a un progetto di residenze

L'area del convento delle suore a Nervi interessata da un enorme intervento di costruzione di box sotto il giardino.

L'area di Monte Moro sopra l'ex ospedale di Nervi da decenni una ferita aperta nel paesaggio e nel territorio da sempre interessata a trasformazioni (sempre condonate)

L'area della scuola agraria Marsano da sempre insidiata dal progetto di una strada che porterebbe a valorizzare terreni agricoli privati non altrimenti raggiungibili ed edificabili

L'area dei parchi di nervi dove stalle e serre sono inserite in un progetto di restauro pubblico con prevista destinazione a privati coerentemente con la politica della privatizzazione dei parchi di Nervi annunciata e perseguita dall'amministrazione chein strutture in cemento e non nel ripristino del verde.

Area in sponda destra del rio Bagnara interessata alla costruzione di villotti privati al posto del preesistense e in parte sopravvivente uliveto.

 

1036 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria