In occasione del 70° Anniversario della Liberazione, Cgil Cisl e Uil di Cremona hanno organizzato, presso un affollatissimo Teatro Monteverdi, un’iniziativa tesa a ricordare il ruolo centrale che il movimento dei lavoratori ha avuto durante la Resistenza e nella lotta di liberazione.
Presenti, tra i relatori, Savino Pezzotta già segretario Generale della Cisl, Mino Grossi Segretario Generale Uil Cremona e Antonio Pizzicato già segretario Generale della Cgil.
Maura Ruggeri Vice Sindaco di Cremona e Francesca Pontiggia, in rappresentanza del presidente della Provincia, Carlo Vezzini, hanno portato i saluti degli enti locali.
“Senza memoria non vi è futuro: riecheggiano ancora forti le gesta eroiche di lavoratori, lavoratrici, uomini, donne, bambini che con la loro vita e con il loro sacrificio ci liberarono 70 anni fa da un lungo periodo di drammi umani, sofferenze e dittatura – ha precisato Pontiggia - Il tema forte è e rimane, ancora oggi, la promozione e la tutela, sì, direi proprio tutela, dell’art. 1 della Costituzione Italiana… In mezzo vi sta la fondamentale importanza dei corpi sociali intermedi, anzi proprio il ruolo e la forza della rappresentanza sindacale e democratica, senza mai dimenticare le nostre origini ed il nostro passato di lotta. Le conquiste fatte non possono essere segregate in un angolo in nome della recessione, di nuove “moderne” normative, di una cultura omologante, che tutto appiana e svuota. Gli interessi economici di parte stanno prevalendo sull’umanità nel suo complesso e suoi stessi diritti. Questi 70 anni, ad ognuno di noi, non devono farci dimenticare che il baluardo della democrazia è sempre sotto attacco e chi vuole, indirettamente, svuotare il potere della rappresentanza politica, sindacale, sociale, aggregativa, istituzionale, parlando alla pancia dell’opinione pubblica e manovrando le stesse istituzioni con lobbies economiche, ci sta portando inevitabilmente verso quella stessa strada di deriva del passato, in cui sono nate le premesse perché si instaurasse un lungo periodo buio di non diritto. Sta a noi, nel nostro piccolo continuare a lottare per affermare i valori universali dell’individuo, della democrazia, della libertà, dei lavoratori, siano essi dipendenti o imprenditori, volgendo ogni azione al bene della comunità nel suo insieme e non ad una parte di essa”.
Ha concluso Pontiggia: “La storia dei partigiani, delle leghe bianche con Guido Miglioli, delle leghe rosse, di tutti coloro che hanno combattuto per condizioni di vita migliore e per l’uguaglianza sono il nostro patrimonio e l’insegnamento per le nuove generazioni”.
