Sabato, 20 aprile 2024 - ore 15.56

A Cremona Omaggio alle donne cremonesi della Resistenza

Un doveroso omaggio alle donne cremonesi che, in vario modo, hanno dato il loro contributo alla Resistenza.

| Scritto da Redazione
A Cremona Omaggio alle donne cremonesi della Resistenza A Cremona Omaggio alle donne cremonesi della Resistenza A Cremona Omaggio alle donne cremonesi della Resistenza

Si può così riassumere il duplice evento di oggi pomeriggio che ha visto dapprima, in un'affollata Sala Eventi di SpazioComune, la presentazione di "Donne della Resistenza nel territorio cremonese 1943-1945", pubblicazione realizzata dal Comune di Cremona in collaborazione con l'Associazione Nazionale Partigiani Italiani, l'Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, l'Associazione Nazionale Divisione Acqui, l'Associazione Emilio Zanoni e l'Archivio di Stato di Cremona. A seguire, lo scoprimento, sotto il portico del Palazzo Comunale la lapide che reca i nomi di sei donne, cinque decorate al Valore Militare, che caddero per la libertà: Elda Sacchi - Cremona 9.09.1943, Cleonice Boschiroli - Crema 27.04.1945, Francesca Tricotti - Grontardo 27.04.1945, Prassede Cantaluppi - Spino d'Adda 27.04.1945, Luigina Ribolzi - Crema 27.04.1945, Ada Ovazza, ebrea - Auschwitz gennaio 1944.

A SpazioComune l'assessore Rosita Viola, salutando i numerosi presenti, si è soffermata sul significato di questa pubblicazione, quale primo contributo ad una ricerca che si intende proseguire. Una lavoro non facile in quanto l'impegno di questo donne, tra il 1943 e il 1945, è stato dimenticato perché all'epoca e poi anche per molti anni a seguire si è sempre privilegiato il ruolo maschile, frutto di un'impostazione sociale e culturale a lungo dominante. E così, oltre alle donne il cui nome compare sulla lapide, l'assessore ha elencato rapidamente quelli delle altre figure femminili delle quali, nella piccola opera stampata, si descrive quanto fatto e con quali difficoltà.

A Valentina Corbani, presidente del Circolo cittadino dell'ANPI, il compito di spiegare come, ancora oggi, nonostante tutti i cambiamenti che ha conosciuto la nostra società, quasi nessuno tiene in conto che c'è stata anche una Resistenza civile, fatta da civili, così come nessuno tiene in conto la presenza delle donne, che non necessariamente furono delle partigiane, anche se alcune di esse indubbiamente combatterono. Un intervento partecipato quello di Valentina Corbani che ha messo in luce alcuni episodi significativi, citati nella pubblicazione, che hanno visto le donne, appartenenti a classi sociali diverse, svolgere ruoli essenziali nella Resistenza che in pianura avveniva con modalità assai diverse da quella in montagna.

Il momento a SpazioComune si è concluso con la lettura, da parte di Giuseppe Azzoni, curatore della ricerca sfociata nella pubblicazione, del brano dedicato ai viaggi che Tina Merlo e Rina Cantarini facevano in bicicletta da una cascina di Annicco verso le montagne bresciane.

Infine, sotto i portici di Palazzo Comunale, lo scoprimento della lapide. Un momento atteso con emozione e che, come hanno commentato molte delle donne presenti, ha colmato un vuoto e reso giustizia al sacrificio dimenticato di figure femminili che, spesso in silenzio e senza clamore, hanno contribuito alla sconfitta della dittatura, alla fine dell'occupazione nazifascista e alla vittoria della democrazia. Il 25 aprile, 71° anniversario della Liberazione, una corona d'allora sarà apposta anche a questa lapide.  

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