Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 22.52

Affollato incontro a Spineda sulla politica agricola comunitaria

| Scritto da Redazione
Affollato incontro a Spineda sulla politica agricola comunitaria

Si e' tenuto a Spineda, alla sala parrocchiale, alla presenza di circa 250 operatori agricoli, l'incontro promosso dalle parrocchie, dalla zona Pastorale decima, dagli amici del "Dialogo" e dal Comune sugli effetti economico-sociali della nuova Politica Agricola Comunitaria.

Presenti i sindaci di Spineda. Casteldidone, San Martino dell'Argine ‎e Pomponesco, il presidente della zona Pastorale decima don  Luigi Pisani, il presidente degli amici del Dialogo Maurizio Toscani,  il presidente e lo staff del Consorzio Navarolo, la rappresentanza del Consorzio Casalasco del pomodoro e moltissimi operatori del settore

I saluti sono stati portati dal parroco don Ernesto Marcio' e dal Sindaco Davide Caleffi. Il primo ha accennato al forte impatto delle decisioni di Bruxelles nelle aree ad alta presenza agricola come la nostra mentre il secondo e' andato con il ricordo alle affollate conferenze di Comegna, proprio a Spineda e  su questi temi circa vent'anni fa.

Il presidente delle Acli Bruno Tagliati, rifacendosi alla testimonianza di Don Primo Mazzolari, ha focalizzato la valenza dell'occupazione ed il ruolo primario del nostro comparto agroalimentare decisivo anche  per lo sviluppo futuro del territorio. Difesa della qualita', sicurezza idraulica, manutenzione delle bonifiche e del sistema irriguo sono elementi da garantire perche' il territorio va preservato e prrsidiato.

E' seguito l'intervento del presidente del Gal Oglio Po Giuseppe Torchio che ha ringraziato Comegna per averlo sempre accompagnato con suggerimento e proposte preziose in tutto il suo percorso politico.

Il Gal ha macinato in questi dieci anni interventi diretti di oltre 20 milioni ed una trentina, se si considerano le risorse di altri piani europei, organismi internazionali e fondazioni. Non un bancomat ma un lavoro di scelta e orientamento per indirizzare idee e investimenti di circa cinque milioni nel prossimo quinquennio, individuati dal centinaio di soggetti che si sono ritrovati a Sabbioneta per mettere a fuoco le priorità che accompagneranno il Distretto Economico Sociale per la fornitura dei prodotti a filiera corta per mense scolastiche, case di riposo e comunita' e la diversificazione che ha reso eccellente il Distretto del Pomodoro ed ora traguarda il nuovo Distretto sull'agricoltura biologica. Il futuro passa dalla concertazione col territorio, dalle sollecitazioni che la società casalasca e mantovana propone, dal plafond che l'assessore Fava mettera' a disposizione dopo le trattative con il ministro De Girolamo che porteranno 1,2 miliardi sulla PAC di cui 55 per i dieci Gal, con un incremento delle opportunita' locali.

E' quindi seguita la lettura del messaggio di saluti dell'assessore regionale Gianni Fava che ha auspicato la crescita di occasioni di dibattito su questi temi come momento di verita' nel confronto tra la gente è la politica agricola. In questo senso Regione Lombardia si muove per avere un documento condiviso dal mondo agricolo da inviare a Bruxelles non appena definire le questioni nazionali. Competitività e rafforzamento delle imprese agricole e' la frontiera a cui tendiamo.

‎Il professore Ermanno Comegna, esperto di economia e politica agraria casa ha esordito affermando che in queste settimane a livello del Ministero dell'Agricoltura si sta discutendo come applicare la riforma della politica agricola comunitaria in Italia per il 2015-2020.

Un appuntamento che deve essere gestito con la massima attenzione per evitare contraccolpi molto duri sull'agricoltura professionale,orientata al mercato agricolo della pianura lombarda irrigua.

La politica agricola comunitaria è molto cambiata e non più in grado di sostenere il settore e di evitare improvvisi e consistenti sbalzi dei prezzi. Compere gente riforme inoltre sono a rischio di sensibile riduzione i pagamenti diretti incassati dagli agricoltori. Ci sono dei margini di manovra per un atterraggio morbido ma ora spetta alla politica fornito le necessarie risposte. In particolare-ha concluso Comegna- nei tre settori portanti della nostra agricoltura : il latte, i cereali e il pomodoro-ortofrutta. I primi due rischiano maggiormente con un potenziale di riduzione dei pagamenti superiore al 40 per 100.

 

E' seguito l'invito a partecipare al convegno sulle prospettive di Expo 2015 per il  nostro territorio ch si terrà all'agriturismo Torretta di Torricella del Pizzo domenica 19 gennaio alle 10,30 ed all'incontro con il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo onorevole Paolo de Castro che si terrà in Fiera Cremona promosso dalla Libera Asociazione Agricoltori mercoledì 22 gennaio prossimo ‎

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