Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 19.16

ALI Lombardia su delibera regionale Ospedali e Case comunità

PRESÌDI DI SANITÀ IN LOMBARDIA: LA DELIBERA REGIONALE CONFERMA LE PREOCCUPAZIONI

| Scritto da Redazione
ALI Lombardia su delibera regionale Ospedali e Case comunità

La delibera della Giunta Regionale Lombarda resa nota ieri, in ordine alla collocazione del Presidi di Sanità Territoriale previsti dal PNRR conferma gli allarmi e le preoccupazioni già avanzati nei giorni scorsi da ALI Lombardia.

Vale a dire un'azione dell'Assessorato al Welfare e della Regione che in molti casi ha definito l'ubicazione di Ospedali e Case di comunità senza una puntuale valutazione delle specifiche esigenze locali, senza una precisa scelta di capillarità, fondamentale per la medicina territoriale e senza un coinvolgimento reale dei sindaci.

“Comprendiamo che la partita lombarda, che deve rispondere ad una popolazione di oltre dieci milioni di abitanti, sia complessa e articolata. Ma proprio per questo la logica non può essere la lettura unilaterale di bisogni e specificità territoriali ma richiede la necessità di un confronto puntuale coi territori”, spiega Andrea Checchi, sindaco di San Donato Milanese e Vicepresidente di ALI Lombardia.

“Sia ANCI che ALI Lombardia nei giorni scorsi avevano chiesto più tempo per un confronto reale e non di facciata coi sindaci, nei consigli di rappresentanza delle ATS così come nei Distretti e negli ambiti territoriali”, aggiunge Stefania Bonaldi, sindaca di Crema e presidente di ALI Lombardia,

“questa delibera sembra invece chiudere frettolosamente e unilateralmente ogni discussione; se così sarà si tratterà di una occasione mancata per dare risposte importanti sulla medicina territoriale, e come sindaci lo denunciamo in modo forte e chiaro”.

Il modo di procedere è stato riduttivo e minimalista, ci si è concentrati sui locali “di proprietà” in modo miope, senza valutazioni approfondite dei bisogni e con conseguenze piuttosto paradossali: ASST che vedono sovrapposizioni di presidi ed altre che invece ne risultano molto carenti, ancorché poi le medie per ATS, che come noto raggruppano territori anche molto estesi e a scavalco su più province, rispettino gli standard per abitante.

In ogni caso poi in molti territori i sindaci non sono stati coinvolti e sono stati messi a conoscenza di decisioni già assunte e non negoziabili.

“Come presidenza di ALI LOMBARDIA ribadiamo la richiesta di una analisi più attenta, corroborata da un ingaggio reale dei sindaci, primi e diretti conoscitori delle esigenze locali ed una nuova programmazione fatta con criteri più ragionati e che contemplino una distribuzione equa dei presidi che premi la capillarità, la accessibilità da parte dei cittadini, ove possibile in spazi con dotazione di parcheggi e la raggiungibilità viabilistica dei presidi, anche coinvolgendo le tante Fondazioni lombarde che gestiscono RSA e sono in grado di garantire, soprattutto nei territori di provincia, quella capillarità che ora manca”.

 

ALI – Autonomie Locali Italiane della Lombardia - +39 06 69 76 601 – segreteria@aliautonomie.it

 

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