Alternativa al Governo Meloni anche con Renzi? Gian Carlo Storti
Come è noto Renzi sta cambiando strategia. Dopo la sconfitta alle Europee (Italia Viva non è entrata nel parlamento) ora ‘sarebbe’ disponibile a partecipare al cosidetto ‘campo largo’ per battere la destra.
E rilascia alcune dichiarazioni che fanno discutere sia nel PD che nei futuri, prossimi e possibili alleati.
Le battute non si sprecano e le frecciate nemmeno.
La segretaria Elly Schlein , che per costruire l’alleanza sta facendo una grande lavoro politico, ha dichiarato fra l’altro ‘ per battere la destra non servono il veti ma i voti’.
Pierluigi Bersani , che non pone veti, ha chiesto a Renzi di ‘ caratterizzarsi e caratterizzare Italia Viva prima di tutto’ come partito di opposizione alla Meloni e di uscire da quelle giunte , in giro per l’Italia, che lo vedono alleato con il centrodestra"
Gianni Cuperlo , sempre molto acuto ha scritto “ Matteo Renzi è andato alla festa del Pd di Pesaro dove ha detto: “Non fate a Elly quello che avete fatto a me. Per parte mia ho una sola certezza ed è che Elly non farà mai quello che lui ha fatto a noi".
Giuseppe Conte, del M5S, non ne vuole sapere di Renzi in alleanza ed è questo un punto da risolvere anche in vista delle elezioni regionali in Liguria dove Andrea Orlando è candidato alla Presidenza della Regione e dove IV è in giunta al comune di Genova con il sindaco Marco Bucci del cdx .
Ma chi è Renzi? Ed Italia Viva , che in questi anni ha perso dei pezzi, come è messa? L’impressione che ho, da modesto cittadino di provincia, è che sia un personaggio che politicamente oscilla molto e che passa da un’idea all’altra con molta facilità. Direi che le sue ‘coerenze’ sono molto labili e le sue idee programmatiche e politiche , in termini generali, sia molto lontane da quelle di Elly Schlein.
Tutto questo detto a Cremona, Luciano Pizzetti (storico esponente della sinistra cremonese) è riuscito nel ‘miracolo’ di portare sia Italia Viva che Azione nella ‘lista del sindaco’ a sostenere Andrea Virgilo.
Certo la coalizione di centrosinistra ha vinto per pochi voti, il PD ne ha persi molti ma la destra è rimasta all’opposizione.
Anche nel PD si discute della opportunità o meno di Renzi nel campo largo. Alcuni sondaggi danni gli elettori DEM contrari in maggioranza.
Detto ciò ritengo che il banco di prova di future alleanze a livello nazionale debbano essere due elementi.
Il primo è come ragionare politicamente per costruire l’alternativa al governo delle destre (che non è compatto come appare) ed il secondo è il programma che deve accompagnare la spinta alla coalizione.
Parlo di temi quali il salario minino, l’azione contro l’autonomia differenziata, la sanità, i diritti civili e sociali , l’accoglienza dei migranti, lo ius scholae , le politiche economiche non recessive ma di sviluppo e il No secco al ‘Primariato’ che mutila la Costituzione nata dalla resistenza antifascista ed una politica estera più indipendente dagli USA ed una piattaforma politica per far ritornare la pace sia a Gaza che in Ucraina ecc.
Per fare tutto ciò vi è bisogno di un Pd più forte e che davvero riesca ad essere il centro , il pilastro della coalizione di centrosinistra o campo largo /progressista. Adelante.
Gian Carlo Storti Cremona
8 settembre 2024