Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 06.47

Ancora sulla chiusura del tribunale di Crema. Pizzetti risponde ad Aiello: non l’ho deciso io

Nella risposta ad Aiello fra l’altro scrive: ‘non ho accettato la proposta, venutami da più parti, di presiedere la commissione Affari Costituzionali del Senato perché non condivido assolutamente la restaurazione proporzionalista da prima repubblica che si va manifestando con insistenza sulla legge elettorale, proprio come conseguenza della vittoria del no nel referendum’.

| Scritto da Redazione
Ancora sulla chiusura del tribunale di Crema. Pizzetti risponde ad Aiello: non l’ho deciso io

Caro direttore, chi svolge funzioni di pubblica responsabilità è soggetto a critiche. Possono essere giuste o sbagliate, vanno serenamente accettate. Comunque ampiamente compensate da stima e apprezzamenti. A volte le critiche eccedono in astio, offese e falsità. Accade in special modo sui social network. A volte succede anche con lettere al giornale. È il caso dell'avvocato Aiello, non in grado di assumere consapevolezza circa la chiusura del tribunale di Crema, della cui permanenza egli fu alfiere, ed imputando a me l'atto criminogeno. I cittadini cremaschi nulla hanno rimesso in termini di amministrazione di giustizia, come dimostra l'ottimo lavoro del tribunale di Cremona ben diretto dalla presidente Ines Marini. Chiusura da me condivisa ma decisa a larga maggioranza da due Parlamenti e promossa da diversi governi a partire dall'ultimo Berlusconi, nell'ambito di atti riguardanti tutti i tribunali minori. Chi parla di un mio ‘voto determinante’ è perciò tanto bugiardo quanto ridicolo. Dunque, potrei essere pure re Mida ma per l'interessato avvocato cremasco sarò sempre quel barbaro ignorante cremonese che ha ‘imposto’ la chiusura del tribunale di Crema. La riforma costituzionale è solo un fuorviante e vacuo pretesto. Ribadisco, non ho accettato la proposta, venutami da più parti, di presiedere la commissione Affari Costituzionali del Senato perché non condivido assolutamente la restaurazione proporzionalista da prima repubblica che si va manifestando con insistenza sulla legge elettorale, proprio come conseguenza della vittoria del no nel referendum. Un atto di consapevole coerenza, mi rendo conto incomprensibile da chi rivendica ‘credibilità ’ altrove non  urandosi della propria.

Sen. Luciano Pizzetti (Sottosegretario per i rapporti con il Parlamento)

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