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Approvazione della recente proposta di legge sulla sperimentazione animale | S.Denti

| Scritto da Redazione
Approvazione della recente proposta di legge sulla sperimentazione animale | S.Denti

Approvazione della recente proposta di legge sulla sperimentazione animale | S.Denti
Mercoledì scorso la senatrice Elena Cattaneo scriveva su Repubblica che il nostro paese sta morendo: “con queste leggi, il Paese non solo umilia la scienza e la cultura, ma umilia i nostri figli, suggerendo loro che il loro impegno e i loro studi a questo Paese non servono. […] Gli stranieri che ci offrono opportunità lontano da qui si chiedono perché continuiamo a restare. E si prendono i nostri giovani. […] Signor Presidente del Consiglio, Signor Presidente della Repubblica, non so dirvi per quanto resisteremo. Bisogna far qualcosa. Il Nostro Paese che muore !.

Proposte di legge a dir poco draconiane. Come si ricorda nell’articolo, un primo schiaffo alla ricerca è avvenuto nel 2012, con l’annuncio del taglio dei finanziamenti ad alcuni istituti di ricerca nazionali: del 3,8% nel 2012 e di un ulteriore 10% nel 2013-2014. La situazione non può che peggiorare. Nel mese di agosto di quest’anno il Parlamento ha votato una legge che, se attuata, bloccherà di fatto tutta la sperimentazione nel settore biomedico. La storia di questa legislazione inizia con una direttiva dell’Unione europea (Direttiva

2010/63/UE) adottata nel settembre del 2010 e che mirava a istituire norme minime nell’utilizzo di animali per progetti scientifici o didattici. Anche se la direttiva ha imposto agli Stati membri di presentare le loro disposizioni nazionali entro il 10 gennaio 2013, l’Italia è uno dei sei paesi europei che ad oggi non è riuscito a soddisfare i requisiti di presentazione indicati.

Ma l’aspetto scandaloso della questione è il seguente: il disegno di legge va ben oltre le norme descritte nella direttiva UE. Questa normativa, se sarà approvata dal Senato, vieterà l’allevamento o l’uso di cani, gatti e primati non umani per gli esperimenti, con l’eccezione di ricerche traslazionali – ossia con obiettivi chiaramente definiti come attinenti alla salute umana. Non solo. Anestesia o analgesici dovranno essere applicati durante qualsiasi procedura in cui l’animale potrebbe provare qualche tipo di dolore, tranne nei casi in cui siano esse stesse oggetto di studio. Ma, più preoccupante di tutte, è la direttiva che vieta l’uso di tutti gli animali per xenotrapianti, ossia trapianti di cellule viventi, tessuti e organi da una specie all’altra, e nei programmi di ricerca finalizzati allo studio dell’abuso di droghe, mettendo fine alle ricerche sulle cause e sui trattamenti delle tossicodipendenze e alla maggior parte della ricerca per trovare terapie contro il cancro.

Non è difficile vedere come queste restrizioni, una volta attuate, avranno conseguenze catastrofiche per l’intera comunità dei ricercatori del settore biomedico. Come se non bastasse, infatti, la proposta di legge contiene una disposizione alquanto vaga in cui si dice che la generazione di animali geneticamente modificati come i  roditori dovrà tener conto dei “potenziali rischi per la salute umana, il benessere animale e l’ambiente

Sergio  Denti  pensionato

2013-12-04

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