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Berlino 2008 Europei di calcio Germania-Turchia| G.C.Storti

| Scritto da Redazione
Berlino 2008 Europei di calcio Germania-Turchia| G.C.Storti

Il quasi “ derby” è stato vinto dalla Germania per 3 a 2.
Berlino. Giovani a piedi ed in bicicletta festeggiano la vittoria della Germania. La birra scorre a fiumi, sono sicuramente alticci, ma festeggiano rispettando le regole.
Per tutta la giornata di mercoledì 25 Berlino è stata attraversata da giovanissimi tifosi tedeschi che con le loro bandiere rosso-gialle-nere attraversavano la città in festa , in piccoli cortei, oppure in moto, o in bicicletta per raggiungere la piazza antistante alla porta di Brandeburgo, raduno dei tifosi della Germania, dove per l’occasione erano stati allestiti i grandi schermi per vedere la partita in diretta da Basilea.
Molte automobili erano pure addobbate con bandiere tedesche e turche. Alcuni quartieri poi erano pieni di bandiere di entrambe le nazioni poiché, come è noto, la comunità turca a Berlino raggiunge il considerevole numero di 200 mila  o forse più  di abitanti.
Insomma quasi un “derby” con uno schieramento di polizia piuttosto vistoso nei punti caldi della città.
Tutti, in città, sperano nella vittoria della Germania.  Una sconfitta contro la Turchia sarebbe un affronto troppo pesante da sopportare e potrebbe fornire un buon pretesto alle giovani squadracce nazi sempre pronti a ricordare il passato ed intervenire per punire “la diversità”.
Mi trovo a Berlino per ferie, non sono amante del calcio ma  questa sfida mi incuriosisce e quando inizia la partita sono in strada a curiosare. I bar, i ristoranti sono trasformati in veri e propri centri di ristoro per tifoseria tedesca, il profumo di wurstel sulla griglia ed il tintinnio delle bottiglie di birra, che tutti o quasi bevono a collo, danno il colore e la spinta necessaria ad affrontare il match. Tutti sono tesi e tutti incitano i loro beniamini in tv o su grandi schermi presenti ovviamente in tutti i locali.
Apprendo dalla TV che alla porta di Brandeburgo i tedeschi sono più di un milione e che la comunità turca partecipa alla gara asserragliata  nel suo quartiere circondato e protetto da decine di poliziotti mobilitati per l’occasione.
Per un italiano è impossibile prendere posto. Al primo gol della Turchia  mi arrivano pesanti occhiate dai tedeschi in quanto non partecipo, dispiaciuto, alla loro rabbia e/o al loro dolore. Decido allora di spostarmi, e trovo rifugio in una pizzeria italiana, poco  affollata,  dove una semplice TV trasmette la partita. Ordino una pizza ed il pizzaiolo mi consiglia, invece della birra, un bel bicchierone di Nero d’Avola. Bene, decido di accettare il consiglio.
Quando mi porta il vino mi dice, in uno stentato italiano, che la Turchia gioca meglio ma che anche lui tifa Germania. Aggiunge che non può voltare le spalle a chi gli ha dato ospitalità e lavoro.
La partita scorre veloce. Poca emozione fra i commensali durante i gol. Forti erano le voci di delusione o di esaltazione che provenivano invece dagli affollatissimi locali tedeschi. Al terzo gol della Germania l’entusiasmo era alle stelle… Grida, urla di gioia ed il canto dell’inno nazionale sigillano il fischio finale. Iniziano i festeggiamenti.
Si formano cortei di ragazzi che a piedi ed in bicicletta con le bandiere e avvolti nei  vessilli della Germania. La bottiglietta di birra è sempre li, sempre piena, sempre fresca, nessuno la molla neanche quando è vuota.
I cortei che provengono dai vari bar della periferia si congiungono. Una marea di ragazzi e ragazze, a piedi e in bicicletta cantano, festeggiano e lanciamo  piccoli petardi colorati.
Insomma una bella serata fatta di gioventù  e di modeste trasgressioni. Cortei di macchine che festeggiano a suon di clacson non né ho visti né sentiti. Tutti o quasi festeggiavano in corteo , a piedi ed in bicicletta.
Anche in questa occasione i tedeschi si sono si lasciati andare… ma non troppo.
Gian Carlo Storti

Berlino 25 giugno 2008.

Annotazioni:
1.)I giovani berlinesi , pur facendo evidente uso di erba, vanno e vengono nella loro città con la bicicletta e lo zaino sulle spalle e con l’immancabile telefonino;
2.)gustano e bevono molta birra, si ubriacano ma per lo meno non sono in auto ma in bicicletta;
3.)di bottiglie di birra vuote lasciate per strada non ne vedi; tutti o quasi se la rimettono nello zaino infatti se ritorni la bottiglietta a qualsiasi commerciante ti riconosce 0,50 cent per bottiglietta vuota e con 5 bottigliette vuote te ne danno una piena. Anche in questo caso  l’efficienza tedesca andrebbe assunta ad esempio.
4.)Le uniche cose “fuori posto“ sono due: i manifestini pubblicitari incollati dappertutto e scritte di writers in ogni luogo, colorati e raggianti che danno il senso della gioventù che cambia.
5.)La polizia lascia il campo soddisfatta. La vittoria della Germania è stata un grande contributo all’ordine pubblico ed i giovani nazi non si sono visti. Sono nascosti da qualche parte, forse sperando nella prossima vittoria della Turchia di turno.

 

 

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