Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 14.34

Camusso: il lavoro escluso dall'agenda del governo

| Scritto da Redazione
Camusso: il lavoro escluso dall'agenda del governo

Il segretario Cgil interviene alla Festa Democratica di Reggio Emilia e attacca l'esecutivo: "Si è solo pensato a tagliare, ma così la crisi non finisce mai". Poi rilancia sul fisco: subito patrimoniale e taglio delle tasse sulla benzina
“Se non si riparte dal creare lavoro non usciamo dalla spirale di crisi in cui siamo ormai da quattro anni. C'è una priorità con la P maiuscola e questa si chiama lavoro, creare lavoro”. Parola di Susanna Camusso, oggi ospite del Pd alla Festa Democratica di Reggio Emilia, secondo la quale non c'è altra strada per cominciare a disegnare un percorso di uscita dalla crisi. Purtroppo però, dice il segretario generale della Cgil, “il tema del lavoro non è mai comparso nell'agenda politica dell'attuale governo”
Dire che “non è stato fatto abbastanza” per il lavoro è, secondo Camusso, “un modo gentile per dire che in realtà il tema del lavoro non è comparso nell'agenda politica del Governo”. "Un cambio di passo non lo abbiamo registrato - aggiunge – la nostra opinione è che il tratto comune (dei provvedimenti del Governo, ndr) è stato tagliare il lavoro. Se non riparte dal creare il lavoro non usciamo dalla spirale della crisi. Il rigore porta solo altri tagli”.
“E' vero che abbiamo fatto di tutto per mandar via Berlusconi e che faremo di tutto perché non torni – afferma ancora la sindacalista dal palco del Pd - ma il cambio di passo sul lavoro non lo abbiamo registrato, e nei provvedimenti varati dal governo Monti si è solo pensato a tagliare il lavoro, che è stato affrontato solo in termini di taglio o di punizione”.
Camusso aggiunge che “c'è una situazione insostenibile con una parte del paese che non paga le tasse. C'è un tema di equità fiscale. Se si chiede sempre agli stessi ci saranno persone che non ce la faranno più, come adesso. E' una profonda ingiustizia". Ecco perché la Cgil continua a chiedere una patrimoniale, che però non serve “per abbattere il debito”, ma “per ricostruire un punto di equità tra le persone”.
E poi, per Camusso c'è una cosa urgentissima da fare: diminuire le tasse sulla benzina: “Noi - spiega - siamo contrari all'innalzamento dell'Iva, ma diciamo no ad operazioni che hanno un effetto peggiore dell'innalzamento di quella tassa, perché la tassa sulla benzina viene pagata di più da chi lavora”.


fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2012/08/29/91219/camusso-il-lavoro-escluso-dallagenda-del-governo
 

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