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Cgil-Cisl-Uil :Patto etico sugli appalti

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Cgil-Cisl-Uil :Patto etico sugli appalti

Le Confederazioni CGIL CISL e UIL di Cremona. Propongono un Protocollo d’intesa Concernente lo sviluppo e la diffusione di iniziative per la trasparenza negli appalti e per l’affermazione della legalità nel lavoro. Praticare la legalità a tutti i livelli vuol dire rispettare le regole che una comunità si è data, contrastando quei comportamenti che tendono alla deregolamentazione del vivere quotidiano.
PREMESSO
CHE il mercato del lavoro presenta ormai da alcuni anni processi di privatizzazione e di esternalizzazione di servizi o di attività, soprattutto in alcuni settori e che tale scelta si traduce in appalti e concessioni ad imprese. Il contesto normativo e di mercato, in cui esse operano, richiede un sistema di regolazione in grado di coniugare efficacia ed efficienza nella gestione da parte delle imprese con la crescente domanda di qualità dei servizi e di tutela dei diritti degli utenti
CHE il punto di vista degli operatori impegnati in questa area di servizi, con i loro legittimi diritti, non è inevitabilmente in antitesi con i legittimi diritti delle persone che usufruiscono a qualsiasi titolo dei servizi erogati, e che anzi l’armonizzazione tra questi due punti di vista e con le stesse esigenze delle imprese appaltatrici, pubbliche e private, efficienti e regolari, costituisce una condizione indispensabile per un definitivo salto di qualità degli standard di adeguatezza di una vasta gamma di servizi e di attività destinati sempre più ad essere gestiti in ambito concorrenziale;
CHE le parti si pongono l’obiettivo della lotta al lavoro irregolare e a tutte le forme di attività che ostacolano la trasparenza del mercato e pongono limiti seri allo sviluppo occupazionale;
CHE la situazione di crisi sta evidenziando in modo particolare in  questo settore del mercato del lavoro, la negazione di diritti, di tutele sempre più assenti, che rischia di degradare nel campo dell’economia sommersa e delle zone opache, facili agli illeciti o alla evasione fiscale e contributiva;
CHE nella consapevolezza che il lavoro non buono che si manifesta, racconta di un mercato del lavoro parallelo al lavoro corretto, che inevitabilmente diventa funzionale a nascondere delle irregolarità;
CHE emerge quindi la necessità e l’urgenza di approntare nuovi strumenti che si aggiungano e migliorino quelli esistenti in materia di trasparenza degli appalti e di lotta al lavoro irregolare, con l’obiettivo  di qualificare il sistema degli appalti di opere e servizi attraverso la trasparenza delle procedure, favorendo la creazione di un mercato nel quale si affermino soggetti in grado di offrire un prodotto rispondente alle richieste progettuali, sia in termini di qualità, che di capacità professionali e di rispetto delle norme sui diritti dei lavoratori;
CHE per assicurare la più ampia diffusione delle iniziative che si intendono promuovere e per realizzare il monitoraggio dei risultati conseguiti, si rende opportuno prevedere la costituzione di un   apposito tavolo provinciale che veda la presenza di tutti i contraenti del presente protocollo,
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
1.I capitolati di appalto dovranno esplicitare i seguenti punti di riferimento essenziali.
a.Indicazione dell’obbligo di rispettare integralmente: - i CC.NN.L sottoscritti dalle OO.SS maggiormente rappresentative, con riferimento anche a tutte le norme riguardanti la prevenzione,  la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro; - altri eventuali accordi integrativi e gli adempimenti verso gli Enti Bilaterali, ove esistenti, sia nei confronti dei lavoratori dipendenti, che dei soci lavoratori delle cooperative
b.Impegno della stazione appaltante, ai fini della congruità dell’offerta, a fare riferimento a quanto previsto al punto a, assumendo come riferimento il sistema dell’offerta più vantaggiosa”, intendendolo più adeguato per una maggiore qualità del servizio e/o dell’opera e/o fornitura, non essendo il ribasso sul prezzo l’unico parametro di valutazione. Le parti individueranno i criteri sui quali valutare l’offerta più vantaggiosa.
c.Previsione per l’ente appaltante della possibilità di immediato recesso dal contratto di appalto per la mancata osservanza da parte della azienda aggiudicataria o sub appaltataria o titolare di qualunque contratto di nolo, delle clausole del capitolato medesimo
d.Impegno a certificare, da parte dell’impresa appaltatrice, ogni tre mesi, l’avvenuto pagamento dei salari dei dipendenti,  dei contributi assicurativi, previdenziali  e per gli enti bilaterali dei lavoratori addetti all’appalto. Nel caso in cui i predetti versamenti non siano stati effettuati, la stazione appaltante, previa diffida ad adempiere, ha diritto alla revoca dell’appalto con facoltà di trattenere le somme dovute all’azienda appaltatrice per soddisfare le inadempienze previdenziali e contrattuali
e.Previsione da parte delle stazioni appaltanti di modalità di controllo in corso di esecuzione per verificare il rispetto del capitolato, la regolarità dell’impresa e dei relativi adempimenti e verificare la persistenza del carattere di mutualità delle società cooperative
f.Impegno delle stazioni appaltanti al rispetto dei termini di pagamento stabiliti, sulla base di quanto stabilito dal DLg 9.10.2002 n. 231.
2.In caso di appalto pubblico:
a.il pagamento dei lavori sarà attuato da parte dell’Ente Pubblico, solo quando             l’impresa che si è aggiudicata l’appalto o il subappalto, avrà assolto l’obbligo della retribuzione dei dipendenti e del versamento dei contributi relativi al lavoro svolto
b.in presenza di subappalto, il pagamento dei lavori sarà attuato da parte dell’Ente Pubblico, solo successivamente alla verifica della regolarità di tutti i pagamenti da parte dell’impresa appaltante verso quella subappaltante.
 
3.Escludere dalla partecipazione a gare di appalto, quelle aziende che risultino inadempienti per il versamento dei contributi previdenziali.
4.Sollecitare tutti gli Enti e le aziende appaltanti  operanti nella provincia, per il recepimento del presente protocollo d’intesa.
5.Impegnarsi a predisporre, da parte delle stazioni appaltanti, oltre alle modalità di controllo di cui al precedente punto 1 lettera e, verifiche in corso di esecuzione sulla regolarità dell’impresa e dei relativi dipendenti, anche attraverso le diverse competenze degli organi di vigilanza, INPS, INAIL, DPL.
6.Si dovrà prevedere lo strumento della “ TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI”, che consente di rendere trasparenti tutti i pagamenti effettuati per ogni singolo appalto, fornitura o servizio indipendentemente dall’importo dell’opera. Si dovrà prevedere inoltre per gli appaltatori, subappaltatori, o subcontraenti e ai concessionari di finanziamenti pubblici, anche per lavori in affido diretto. Anche i lavoratori dovranno essere retribuiti privilegiando l’utilizzo del c/c bancario o postale o l’assegno circolare. Nel caso di non applicazione della tracciabilità dei flussi finanziari, si dovrà prevedere la nullità dell’appalto e il recesso del contratto.
5.Favorire la circolazione delle informazioni fra gli operatori del settore e consentire il monitoraggio delle gare e dell’esecuzione dei lavori attraverso un osservatorio provinciale degli appalti. Ciò potrebbe avvenire attraverso il finanziamento di un apposito progetto per l’informatizzazione degli appalti.
6.Valutare la possibilità di favorire un processo di aggregazione delle stazioni appaltanti per quei lavori o forniture che lo consentono
7.Promuovere sul versante e educativo, tutte le azioni formative ed informative, atte a diffondere un modello culturale e sociale che orienti la popolazione verso la valorizzazione dei comportamenti corretti e virtuosi dei cittadini, contrastando i comportamenti scorretti ed illegali. Tali azioni formative dovranno essere indirizzate sia sul versante scolastico che sul versante della formazione professionale, senza escludere  le lavoratrici ed i lavoratori degli Enti locali, della Polizia locale e degli Enti di emanazione regionale. La formazione costituisce per il Sindacato confederale, l’investimento privilegiato per il cambiamento positivo della società.
Si ritiene necessario prevedere che gli Enti locali si costituiscano parte civile in tutti i processi che si istituiranno sul territorio in seguito a fenomeni criminali, mafiosi e illegali.
Cremona 2 aprile 2011

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