Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 14.47

Cinema Tognazzi addio...di Luci.

| Scritto da Redazione
Cinema Tognazzi addio...di Luci.

Cinema Tognazzi addio...di Luci. Il destino del cinema Tognazzi è segnato e i cremonesi forse non riescono a capire fino in fondo la gravità di questa perdita. Siamo anche noi 'in missione per conto di Dio' e, seguendo la 'rivelazione', speriamo che altri si uniscano alla nostra voce. Questa storica sala può vantare una resistenza sconosciuta alle multisale sorte appena fuori città che hanno visto alterne fortune se non addirittura la chiusura definitiva.
Ci si dimentica che mantenere aperto il cinema Tognazzi è anche un modo per mantenere viva la città, al di là della 'semplice' funzione di intrattenimento. Per questo la chiusura non può essere semplicemente liquidata come 'affari di famiglia'.
Certamente non si vuole e non si può dire al 'privato' cosa fare delle sue proprietà, sopratutto a Cremona dove il 'privato' decide anche delle proprietà pubbliche.
Visto che però una sala cinematografica nel centro storico svolge molteplici funzioni, tutte in vario modo collegate e tutte con ripercussioni rilevanti sulla sfera sociale oltre che economica, il Comune ha il dovere di intervenire. Ci chiediamo poi se i vari cambi di uso e lavori sarebbero fonte di guadagno per l'amministrazione pubblica attraverso l'incasso di oneri. Solo se questi oneri si tramutassero in investimento da parte del pubblico in qualcosa che vada a compensare la chiusura del cinema la perdita risulterebbe meno pesante per la collettività.
Un cinema attivo diventa luogo di aggregazione per tutti, giovani, vecchi, studenti, lavoratori.
La vita passa dal cinema, la cultura passa dal cinema, l'istruzione passa dal cinema.
Per questo riteniamo che gli amministratori abbiano l'obbligo morale prima di tutto di tentare il possibile per scongiurare questa chiusura. Diversamente dovrebbero impegnarsi per far sì che si crei una valida alternativa. Siamo (mal)ridotti se potremo contare solo su due sale e un cinema all'aperto a mezzo servizio con il Festival di mezza estate, partito come possibile gradevole intermezzo di prosa nella programmazione dei film e diventato un mostro che ha stravolto l'Arena Giardino, in senso figurato come in senso reale con la struttura elefantiaca (e la spianata di cemento al posto della ghiaia) che ha invaso parte del parco Tognazzi (che ci sia qualcuno che ha in antipatia l'attore?). Per mantenere in vita il cinema e di conseguenza la città, si possono almeno tentare diverse strategie. Ci sono le proiezioni pomeridiane che potrebbero schiodare nonni e nipoti dalla tv per farli uscire per un film e magari un gelato; le proiezioni mattutine per le scuole perché 'il cinema' non è solo quello di 'Vacanze di Natale' o di 'Guerre stellari', tra Eizenstein e Neri Parenti esiste una cinematografia sterminata adatta per ogni occasione, con film di vario genere dallo storico al documentario. Inoltre una sala con una certa capienza viene usata anche per assemblee studentesche perché le scuole non hanno spazi adatti alla bisogna. Poi ci sono le rassegne possibili per gli spettacoli serali, da suddividere e raggruppare in mille modi.
Altro tema importante è il destino dei dipendenti: che si tratti di 300 lavoratori della TAMOIL o di 5 lavoratori di un cinema che chiude non c'è nessuna differenza, la responsabilità sociale è di tutti indipendentemente dai numeri. Una 'riconversione' è sempre possibile, basta volerlo.
Come dite? 'Non ci sono soldi'? E le migliaia di euro regalati alle società sportive per la 'promozione dell'immagine turistica e culturale (!?!) della città', solo per citare una delle spese assurde dei nostri amministratori, per non parlare delle fioriere a forma di violino (?) di corso Campi costate oltre 12.000,00?! Se quei soldi fossero impiegati per il potenziamento di una struttura che già esiste, il cinema teatro Monteverdi? Non è come il cinema in centro città ma è a due passi dal centro, con anche possibilità di parcheggio vicino, è sempre una buona occasione da sfruttare.
Infatti, per coerenza, il Comune ha pensato bene di annullare anche la rassegna di cinema che era diventata ormai (e dopo lungo e faticoso lavoro VOLONTARIO dei ragazzi del Forum Ambiente) un appuntamento atteso e frequentato per il Monteverdi.
Forse tutte le speranze, anzi le certezze, sono riposte nel costruendo Museo del violino tanto che prima ancora dell'apertura, prevista per il 2012, è già segnalato nella cartellonistica dedicata ai percorsi turistici installata di recente. Come virtù miracolose sono attribuite al parcheggio di piazza Marconi, che dopo lunghi anni, disagi a non finire per tutti, una volta (ri)aperto (con una disponibilità di posti pressoché uguale a prima dei lavori) porterà sicuramente nuovo e più intenso traffico in centro.
Poi, di sera, gli zombi usciranno dai loro abitacoli per dirigersi ai santuari della 'movida' e il centro resterà dominio di Norman Bates... Buon compleanno, Ugo...
LUCI Cremona

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-- http://www.andreamangiarotti.com/2010/11/difendiamo-il-cinema-tognazzi-di.html

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