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Come funziona l'ipnosi regressiva

L'ipnosi regressiva è una tecnica, utilizzata dagli psicoterapeuti per far riaffiorare nel paziente ricordi ed eventi traumatici, rimossi a livello conscio ma causa dei conflitti del momento presente, al fine di riviverli con spirito critico, per poterli affrontare e superare.

| Scritto da Redazione
Come funziona l'ipnosi regressiva

L'ipnosi regressiva è una tecnica, da molti considerata non propriamente scientifica, utilizzata dagli psicoterapeuti per far riaffiorare nel paziente ricordi ed eventi traumatici, rimossi a livello conscio ma causa dei conflitti del momento presente, al fine di riviverli con spirito critico, per poterli affrontare e superare.

Ma come funziona l'ipnosi regressiva?

Dopo un'analisi anamnestica e un'accurata diagnosi preventiva, lo psicoterapeuta potrà iniziare il percorso di ipnosi regressiva vera e propria; durante la seduta ipnotica, il paziente viene indotto dal terapeuta a raggiugere uno stato di trance; grazie all'isolamento sensoriale, il soggetto sotto ipnosi, recupera la capacità non soltanto di ricordare, ma anche di rivivere le esperienze passate.

L'induzione dello stato di trance pevede, anzitutto, una procedura di distaccamento del paziente dall'ambiente esterno, guidata attraverso la voce o altri suoni, che serve a condurre il soggetto ad uno stato di estremo rilassamento e distacco, che potrebbe essere definito di dormiveglia. 

Soltanto a questo punto, il terapeuta può procedere all'induzione della regressione vera e propria, sempre effettuata attraverso una guida vocale che, lentamente, riporta il paziente agli eventi passati, seguendo normalmente tappe di cinque anni.

La seduta di ipnosi regressiva non presenta rischi, ma va applicata soltanto a soggetti adulti e non è adatta a chiunque; inoltre, deve essere condotta da uno psicoterapeuta competente e distaccato, che sappia valutarne l'opportunità e sia in grado di gestire le emozioni del paziente, evitando il rischio di fornire al soggetto una guida suggestiva, che potrebbe indurre la percezione di ricordi che in realtà non appartengono al suo inconscio.

Va sottolineato che un percorso di ipnosi regressiva può giovare, in modo particolare, ai soggetti affetti da attacchi di panico, disturbi psicosomatici, stati di ansia o lievi episodi depressivi, disturbi alimentari, mentre non è adatto ai casi di psicosi o di malattie psichiatriche.

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