Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 00.41

Contaminato l’approvvigionamento idrico della centrale nucleare di Zaporozhya

Grossi (Iaea): ''Stiamo giocando con il fuoco e potrebbe accadere qualcosa di molto, molto catastrofico''

| Scritto da Redazione
Contaminato l’approvvigionamento idrico della centrale nucleare di Zaporozhya

Gli ultimi bombardamenti sulla centrale nucleare ucraina di Zaporozhya occupata da forze armate russe ha causato una perdita di olio combustibile. Lo ha rivelato ieri il  capo dell’amministrazione filorussa di Energodar, Alexander Volga, aggiungendo che gli attacchi contro una centrale termoelettrica a  Energodar «Hanno colpito un serbatoio di olio combustibile, che è fuoriuscito in un canale che fornisce acqua alla centrale nucleare di Zaporozhya. Gli specialisti stanno ora lavorando nell’area per fermare la perdita».

Secondo l’amministrazione comunale di  Energodar, «Le forze di Kiev continuano a effettuare attacchi all’impianto nonostante la presenza degli ispettori dell’International atomic energy agency (Iaea) nell’impianto».

Accuse respinte dall’Ucraina che, a sua volta, accusa la Russia di auto-bombardare la più grande centrale nucleare d’Europa- Chiunque sia a bombardare aumentano i timori di un potenziale disastro nucleare.

Per questo ieri alle Nazioni Unite a New York si è tenuto un summit per capire quale sia il  reale stato delle centrali nucleari in Ucraina e il segretario generale dell’Onu, António Guterres ha sottolineato la sua «Continua grave preoccupazione per la situazione» e  ha nuovamente avvertito che «Qalsiasi danno a Zaporizhzhia, o a qualsiasi altro impianto nucleare in Ucraina, potrebbe provocare una catastrofe di vasta portata. Occorre adottare tutte le misure per evitare uno scenario del genere. Il buon senso e la cooperazione devono guidare la strada da seguire. Qualsiasi azione che potrebbe mettere in pericolo l’integrità fisica, la sicurezza o la protezione della centrale nucleare è inaccettabile».

Il capo dell’Onu ha evidenziato che «Gli sforzi per ristabilire l’impianto come infrastruttura puramente civile sono vitali. Come primo passo, le forze russe e ucraine devono impegnarsi a non impegnarsi in alcuna attività militare verso il sito dell’impianto o dal sito dell’impianto. La struttura di Zaporizhzhia e i suoi dintorni non devono essere un obiettivo o una piattaforma per operazioni militari. Il secondo passo comporterebbe il raggiungimento di un accordo su un perimetro smilitarizzato. In particolare, ciò includerebbe l’impegno delle forze russe a ritirare tutto il personale militare e l’equipaggiamento da quel perimetro e l’impegno delle forze ucraine a non entrarvi. Gli operatori dell’impianto devono essere in grado di svolgere li p loro compiti e le comunicazioni devono essere mantenute».

Guterres ha chiesto a tutti di sostenere la presenza degli ispettori Iaea nella centrale nucleare di  Zaporizhzhia: «Confido che gli esperti dell’Iaea ora dispiegati a Zaporizhzhia saranno in grado di svolgere il loro lavoro senza ostacoli e contribuire a garantire la sicurezza nucleare duratura e la protezione dell’impianto. Tutti noi abbiamo un interesse nel successo della loro missione fondamentale».

Il direttore generale dell’Iaea, Rafael Mariano Grossi, che ha guidato la missione a Zaporizhzhia, l’ha definita «Storica» e ha aggiunto che «Il fatto che ora il nostro personale sia presente è senza precedenti”, ha aggiunto.

Dopo aver citato i disastri nucleari a Chernobyl e Fukushima e la guerra in Iraq, Grossi ha ricordato le circostanzer difficili vissute dagli ispettori Iaea, ma ha fatto notare che il loro intervento è stato successivo ai disastri nucleari, mentre «Noi in questo caso abbiamo l’imperativo storico ed etico di impedire che qualcosa accada. E avendo stabilito questa presenza e accettando una zona speciale di sicurezza e protezione… abbiamo l’opportunità di impedire che ciò accada».

Il rapporto della missione Iaea pubblicato ieri fornisce raccomandazioni concrete per affrontare i 7 pilastri della sicurezza nucleare che Grossi aveva delineato all’inizio della guerra e il capo dell’Iaea ha denunciato che «Sebbene il primo pilastro richieda di non violare l’integrità fisica degli impianti nucleari, questo è accaduto e continua ad accadere. I riscontri che ho ricevuto su questo impianto e che ho potuto vedere e valutare personalmente insieme ai miei esperti sono semplicemente inaccettabili. Stiamo giocando con il fuoco e potrebbe accadere qualcosa di molto, molto catastrofico».

Il rapporto Iaea propone l’istituzione di una zona di sicurezza e protezione nucleare che sarebbe limitata al perimetro e all’impianto stesso. Altre raccomandazioni richiedono la rimozione di tutti i veicoli e le attrezzature militari dagli edifici nucleari del sito e di garantire il ritorno a responsabilità chiare e di routine per il personale, oltre a ristabilire un ambiente di lavoro appropriato.

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