Afghanistan

Il 12 maggio il presidente Ashraf Ghani ha ordinato alle forze di sicurezza di riprendere l’offensiva contro il “nemico”, dopo due attacchi avvenuti in giornata. Quattordici persone, tra cui due neonati, sono morte nell’attacco di un commando armato al reparto maternità di un ospedale gestito da Medici senza frontiere a Kabul. Altre 24 persone sono morte in un attentato suicida durante un funerale nella provincia di Nangarhar, nell’est del paese, rivendicato dal gruppo Stato islamico. I ribelli taliban hanno negato il loro coinvolgimento nei due episodi.

Israele-Palestina

Un palestinese di 15 anni, Zaïd Qaysia, è stato ucciso il 13 maggio dai soldati israeliani vicino a Hebron, in Cisgiordania. Gli scontri sarebbero scoppiati durante un’operazione dell’esercito per effettuare alcuni arresti. Il giorno prima un soldato israeliano era stato ucciso, colpito da una pietra, durante un’operazione nel nord della Cisgiordania. Intanto, il 13 maggio è arrivato in Israele il segretario di stato americano Mike Pompeo. Incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu e il leader centrista Benny Gantz.

Sudan-Etiopia

Il 12 maggio il primo ministro sudanese Abdallah Hamdok ha respinto una proposta del governo etiope per risolvere la disputa legata alla costruzione della grande diga Rinascimento sul Nilo Azzurro, in Etiopia. Khartoum ha respinto la proposta di accordo, che prevedeva dispositivi di riempimento del bacino idrico del Nilo, per “problemi tecnici e giuridici”. Sudan ed Egitto temono che la diga possa ridurre le loro riserve d’acqua.

Nigeria

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur) ha annunciato il 12 maggio che le violenze nel nordovest del paese hanno spinto 23mila persone a fuggire in Niger ad aprile. Altre 19mila persone hanno raggiunto altre zone della Nigeria. Nelle ultime settimane si sono moltiplicati gli attacchi contro i civili negli stati di Sokoto, Zamfara e Katsina.

Repubblica Democratica del Congo

Nella notte tra l’11 e il 12 maggio sette civili sono morti in un attacco nel territorio di Djugu, nella provincia nordorientale dell’Ituri. L’attacco è stato attribuito ai miliziani del Codeco (Cooperativa per lo sviluppo del Congo). Negli ultimi due mesi più di duecentomila persone hanno lasciato le loro case per sfuggire alle violenze.

Cina-Francia

Il 12 maggio il governo cinese ha chiesto alla Francia di annullare un contratto per la vendita di armi a Taiwan, minacciando ripercussioni per le relazioni bilaterali. Il contratto riguarda gli equipaggiamenti per alcune fregate consegnate da Parigi alla marina taiwanese nel 1991. All’epoca la vendita aveva causato una crisi diplomatica tra la Francia e la Cina. Pechino considera Taiwan una provincia cinese.