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Cremona, il comune firma la convenzione con le scuole paritarie

| Scritto da Redazione
Cremona, il comune firma la convenzione con le scuole paritarie

Sottoscritta questa mattina, nella Sala Azzurra di Palazzo Comunale, la convenzione tra il Comune di Cremona e l’Associazione provinciale “Asili e scuole materne” A.D.A.S.M. – F.I.S.M. (asili e scuole per l’infanzia a gestione autonoma). Per il Comune di Cremona erano presenti il sindaco Oreste Perri, l’assessore alle Politiche Educative Jane Alquati, il vice sindaco Carlo Malvezzi e l’assessore Roberto Nolli.  Per le scuole paritarie, con il presidente provinciale F.I.S.M. Sergio Canevari, hanno partecipato all’incontro suor Giuseppina Pezzato, superiora del Sacro Cuore, Anna Zanin del Sacro Cuore, Silvia Corbari della “S. Abbondio”, e Alessandra Alberini referente della scuola “Maria Immacolata”. Il contributo del Comune di Cremona per interventi a favore delle scuole per l’infanzia a gestione privata per l’anno 2013 è di 200.000,00 euro. Tale contributo dovrà essere utilizzato per progetti migliorativi di genere didattico e di servizi integrativi, nonché a parziale copertura di spese gestionali.

 

La convenzione, che ha validità annuale,  rientra nel Piano del diritto allo Studio per l’anno scolastico 2012/2013 ed attua quanto previsto in tale materia dalla normativa regionale. L’associazione rappresenta le scuole per l’infanzia di Cremona “S. Abbondio” di piazza Giovanni XXIII, “Maria Immacolata” di via San Francesco d’Assisi, “Figlie del Sacro Cuore di Gesù” di via Gerolamo da Cremona, “Sant’Angelo” di via Sabotino, e “Sacra Famiglia” di via 11 Febbraio. Scopo della convenzione è soddisfare la pressante richiesta delle famiglie di ampliare l’offerta scolastica per la fascia di età compresa tra i tre e i sei anni, che può essere accolta solo attraverso il concorso tra le scuole comunali, statali e private.

 

Si ricorda che il Piano del diritto allo studio deriva da indicazioni normative, ma si fonda oggi su una prassi consolidata di collaborazione tra l’Amministrazione e le scuole, prassi che ha prodotto negli scorsi decenni una qualità educativa e didattica diffusa oltre a non poche eccellenze sul piano progettuale e dell’organizzazione scolastica. Il Piano annuale di diritto allo studio, approvato dal Consiglio comunale lo scorso dicembre, stabilisce uno stanziamento di 538.575,00 euro, praticamente invariato rispetto all’anno scolastico 2011/2012. Come negli anni scorsi, le somme sono finalizzate a sostenere le funzioni delle scuole, la frequenza, e l’acquisizione di materiali educativi e didattici. In particolare si è voluta riconoscere, con una somma appositamente destinata, la rilevanza della progettualità delle scuole, come strumento di arricchimento dell’offerta formativa.

 

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Per evitare situazioni squilibrate tra le realtà delle scuole per l’infanzia cittadine si è ritenuto opportuno prevedere sinergie tra le varie esperienze mettendo a disposizione o sviluppando servizi e progetti in grado di favorire una presenza scolastica diffusa e sempre più qualificata. Tra gli obiettivi che l’Amministrazione Comunale si prefigge, quello dell’abbattimento delle rette applicate nelle scuole per l’infanzia a gestione privata assume carattere fondamentale per perseguire la parità dei costi tra gli utenti del Comune di Cremona che frequentano le scuole per l’infanzia pubbliche e le scuole per l’infanzia private cittadine. L’autonomia scolastica, la parità tra scuole statali e a gestione non statale e non comunale hanno aperto una prospettiva istituzionale nuova nel campo dell’educazione e della formazione tratteggiando un profilo di sistema scolastico pubblico integrato nell’ottica dell’estensione della qualità, valorizzando il patrimonio delle scuole già esistenti. Si è tenuto inoltre in considerazione che il servizio educativo delle scuole per l’infanzia rappresenta un momento fondante dello sviluppo integrale dei bambini e delle bambine di età compresa tra i tre e i sei anni, promovendone le potenzialità di autonomia, creatività e apprendimento, in un’ottica di effettiva uguaglianza delle opportunità.

 

Le scuole per l’infanzia a gestione autonoma agiscono nell’ambito delineato dalle normative vigenti con un progetto educativo in armonia con i principi della Costituzione; un piano dell’offerta formativa conforme ad orientamenti e disposizioni vigenti; l’attestazione dalla titolarità della gestione e la pubblicità dei bilanci; la disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche proprie del tipo di scuola ed in conformità alla normativa vigente; l’istituzione e il funzionamento degli organi collegiali improntati alla partecipazione democratica; il rispetto dei contratti collettivi nazionali di settore per tutto il personale dipendente; l’accettazione, l’inserimento e l’integrazione di alunni disabili e/o in condizioni di svantaggio.

 

In base alla convenzione, l’Associazione provinciale “Asili e scuole materne” A.D.A.S.M. – F.I.S.M. si impegna:

 

a garantire che nelle scuole si operi, nell’autonomia dei propri indirizzi e progetti educativi, con riferimento agli orientamenti didattici vigenti e alle disposizioni interpretative del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca;

 

che il calendario e l’orario scolastico siano conformi a quelli stabiliti dalle norme vigenti, salvo la facoltà per le scuole di offrire maggiori prestazioni;

 

ad accogliere indistintamente bambini di entrambi i sessi, senza discriminazioni razziali o religiose, in età di ammissione alla scuola per l’infanzia, secondo le norme vigenti;

 

a non costituire sezioni di norma superiori a 27 alunni, con la possibilità di riduzione del numero nel caso di sezione unica e nei casi previsti dalle vigenti normative;

 

a costituire, sulla base di un regolamento interno, organi di partecipazione con la rappresentanza dei genitori e del personale;

 

all’impiego di personale insegnante, assistente ed inserviente in possesso del regolare titolo di studio e in applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria e di eventuali convenzioni con le congregazioni religiose;

 

all’invio all’Amministrazione Comunale dei bilanci consuntivi annuali per evidenziare l’assenza di finalità di lucro, nonché di una relazione sull’attività svolta in ciascuna scuola per l’infanzia;

 

Per un migliore impiego dei fondi messi a disposizione dall’Amministrazione comunale, scuole e Comune si impegnano ad individuare, anche con la consulenza di esperti in discipline pedagogiche, innovazioni educative e didattiche che consentano una ininterrotta esperienza educativa, in stretto collegamento tra i vari ordini di scuola e tra scuola, strutture parascolastiche e società, secondo quanto previsto dalla normativa regionale vigente.

 

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