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Cremona. Programmare la chiusura dell'inceneritore di san Rocco.

| Scritto da Redazione
Cremona. Programmare la chiusura dell'inceneritore di san Rocco.

Resoconto incontro con Sindaco di Cremona da parte del “ Tavolo delle associazioni ambientaliste e del volontariato sociale
Lunedì 2 dicembre  il  “ Tavolo delle associazioni ambientaliste e del volontariato sociale” ha avuto un incontro con il Sindaco Perri e l’assessore Bordi sul ciclo dei rifiuti e sul futuro dell’inceneritore.
Il resoconto contiene novità importanti : è tempo  ormai di ormai di scelte coraggiose sul terreno rifiuti-alternative all’inceneritore e che questo processo venga guidato con chiarezza sia dal Comune di Cremona che in Amministrazione provinciale e nei principali Comuni del territorio come Crema e Casalmaggiore.

“ Programmare la chiusura dell'inceneritore di san Rocco, dare una precisa committenza vincolante all' AEM per predisporre progetti tecnologici alternativi all'inceneritore in grado di trattare la frazione residua dei rifiuti, organizzare al meglio la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città di Cremona con una nuova campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, coinvolgere i Sindaci del territorio per un Piano provinciale dei rifiuti finalmente innovativo, ispirato al progetto Amali, avviare le  condizioni per costruire un distretto provinciale del recupero delle materie prime seconde, esigenza sempre più sentita dall'industria italiana “.

Queste le principali proposte avanzate da una delegazione di 21 associazioni ambientaliste e del volontariato sociale al sindaco Oreste Perri e all'assessore Bordi nel corso dell'incontro, durato quasi due ore, tenuto in Palazzo Comunale.

Presenti per le associazioni Marco Pezzoni, di CreaFuturo, Mariagrazia Bonfante e Feruccio Rizzi per il progetto “Amali”, Francesca Pontiggia per le Acli, Aurora Diotti per l'Arci, Giovanna Perrotta per Legambiente, Benito Fiori e Domenico Ferrari per AmbienteScienze, Cesare Vacchelli ed Ezio Corradi per i Comitati ambientali Lombardia.

Il confronto è avvenuto in un clima costruttivo e rispettoso delle reciproche autonomie e si è sviluppato su due precisi criteri politici, sostenuti e condivisi dal Sindaco Perri: che il progressivo spegnimento dell'inceneritore sia un “ processo percorribile” e che l' alternativa per il trattamento del rifiuto indifferenziato sia “ un progetto realizzabile”.

Durante l'incontro i rappresentanti del Tavolo delle associazioni ambientaliste e del volontariato sociale si sono dichiarati disponibili a dare ampia dimostrazione dell'esistenza di tecnologie alternative agli inceneritori quali il Trattamento Meccanico Biologico, già adottato dalla Provincia di Reggio Emilia, con un costo di investimento valutabile a meno della metà di quello che ci costerebbe l'ammodernamento per i prossimi 15 anni dell'inceneritore di San Rocco .

Inceneritore di cui va invece programmata la chiusura, attraverso una decisione politica che spetta alla Pianificazione regionale e al Comune nel cui territorio l'inceneritore è collocato.

Se c'è volontà politica i tempi possono essere di soli 3 anni, visto che tra la committenza e la realizzazione del progetto alternativo del Trattamento Meccanico Biologico, che tra l'altro produce compost per l'agricoltura,  possono passare anche solo due anni .

Decisioni che andrebbero prese, secondo le associazioni, il più presto possibile per evitare che l'inceneritore di S. Rocco finisca in quella “ Rete nazionale degli Inceneritori”, decisa dal Governo Letta, che fra qualche tempo avrà l'obbligo di incenerire rifiuti provenienti da tutta l'Italia, soprattutto da quelle Regioni poco virtuose che non si sono dotate di alcun mezzo per smaltire i propri rifiuti.

Se il disegno cullato da Lgh e AEM è tirarla per le lunghe per finire dentro quella “ rete nazionale”, è arrivato il tempo del chiarimento politico e delle scelte industriali innovative.

Se queste posizioni avanzate dalle associazioni saranno condivise nei fatti da atti politici formali e vincolanti per l'AEM da parte della Giunta Perri e del Consiglio comunale di Cremona, se in particolare verranno sviluppate con coerenza dal lavoro che sta impostando l'assessore Bordi,  il Tavolo delle associazioni e del volontariato non potrà che aderire all'appello del Sindaco per una  collaborazione reciproca e responsabile.
“ Tavolo delle associazioni ambientaliste e del volontariato sociale”.

2013-12-04

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