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Cremona senza alberi non è più la mia città | Cristina Barbieri

Non riconoscerei più la mia città, il mio quartiere, la mia strada se, tornando, le trovassi mutilate delle piante.

| Scritto da Redazione
Cremona senza alberi non è più la mia città | Cristina Barbieri

Cremona senza alberi non è più la mia città | Cristina Barbieri

Come scienziata politica volevo proporre alla vostra Redazione i problemi che vengono sollevati nell’incipit del suo pezzo, relativi al processo decisionale della delibera comunale, che contiene un serio vulnus nei rapporti tra la cittadinanza e chi la rappresenta politicamente.

Tuttavia la profondità del tema che viene lucidamente sollevata nel resto dell’articolo di Anna Maramotti Politi mi induce a parlare di memoria viva delle piante che convivono insieme a noi nella città. Sono cresciuta percorrendo via Serio tutti i giorni per andare a scuola, posando gli occhi di bambina su cortecce e radici e, tornando, nei giorni assolati, riparata da quegli ombrelli generosi di fronde.

Ritrovo le piante della mia via ad ogni ritorno nella mia città natale, dove vive – in via Serio appunto – mia madre. Non riconoscerei più la mia città, il mio quartiere, la mia strada se, tornando, le trovassi mutilate delle piante con cui ho convissuto e che hanno vissuto con me e con tutti i suoi abitanti. Diventerebbe una strada anonima, triste, irriconoscibile. Non sarebbe mai più la mia via Serio.

Cristina Barbieri Cremona, Ricercatrice in Scienza della politica all’Università di Pavia

agosto 2021

foto di repertorio

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