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Discarica di Malagnino.Le opposizioni interrogano Salini

| Scritto da Redazione
Discarica di Malagnino.Le opposizioni interrogano Salini

INTERPELLANZA URGENTE AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ED ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE
SULLA CHIUSURA DELLA DISCARICA DI MALAGNINO
I sottoscritti,
premesso che:
-il 31 agosto è stata chiusa la discarica di Malagnino e che tale decisione è stata comunicata agli utenti in possesso di contratto con Aem Cremona, solamente il giorno precedente;
-l'Aem, ad oggi, non fornisce indicazioni alternative per lo smaltimento dei rifiuti non differenziabili e che, pertanto, non è possibile depositarli nelle piattaforme in via S. Rocco o in via Postumia (Miglioli) **;
-al momento l’intero territorio provinciale di Cremona risulta, pertanto, scoperto di tale servizio mentre risulta, inoltre, che Aem consiglia genericamente di conferire tali rifiuti fuori provincia;
-aumenta, insieme al rischio inquinamento, l'ulteriore onere, in particolare per un settore già in crisi come quello edile;
-mentre si richiama la recente interpellanza in materia collegata all'argomento;
si ricorda che:
-da tempo si procede con "riprofilature" cioè con aumenti della quantità di rifiuti stoccati nella discarica di Malagnino;
-non da ora è stata avvertita l'esigenza di ampliare l'area interessata alla discarica avviando contatti con privati proprietari di terreni confinanti e con il Comune di Vescovato;
-era giunta notizia che tali contatti, propiziati dalla Provincia nel precedente mandato, avessero portato alla avanzata definizione e sottoscrizione di accordi tra Aem ed i soggetti indicati e gli altri Comuni dell'area;
-a conoscenza che il combustore o inceneritore a due linee di Cremona sta assolvendo alla funzione di smaltimento della gran parte dei rifiuti solidi urbani ma non può essere utilizzato per i rifiuti non differenziati destinati, invece, alla discarica di Malagnino;
-che, recentemente Linea Group Holding, a cui Aem partecipa, avrebbe acquisito, non senza contrasti e con forte riscontro mediatico, una nuova discarica in Puglia;

interpellano il Presidente e la Giunta Provinciale per conoscere
se e quali provvedimenti siano stati adottati per garantire continuità e sviluppo alla predetta discarica, anche in omaggio alle intese in precedenza propiziate con i proprietari delle aree idonee all’espansione, il Comune di Vescovato e quelli viciniori ed, a quanto pare, rimaste lettera morta;
quali siano gli effetti a livello di minori entrate a livello di bilancio provinciale, in esecuzione delle convenzioni esistenti tra l’Amministrazione Provinciale e l’Aem;
come si intenda, pertanto, affrontare e risolvere il problema incombente su molte aziende per lo smaltimento dei rifiuti non differenziabili e che, peraltro, può interessare gli stessi cantieri della Provincia.
Giuseppe Torchio
Andrea Virgilio *
Giovanni Biondi
Gian Paolo Dusi
Clarita Milesi *

(*) in attesa di adesione

(** dal 9.9.2011 possibile stoccaggio provvisorio c/o Miglioli)

Cremona, 8 settembre 2011

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