Carla Maria Burri fu, tra l’altro, allieva del celebre egittologo italiano da poco scomparso, Sergio Donadoni. La collezione è proprio costituita principalmente da reperti di produzione egiziana, ascrivibili al periodo tardo-faraonico, ellenistico-romano, copto e arabo, ma presenta anche qualche esemplare risalente a epoche più antiche della gloriosa civiltà che visse lungo il Nilo.
Presente anche un’interessante testimonianza in lingua elamica, rappresentata da due mattoni iscritti, provenienti probabilmente dalla ziggurat di Chogha Zanbil a circa 35 km da Susa.
Dopo i saluti introduttivi dell’assessore alla cultura Paola Vailati e di Daniela Gallo Carrabba (Presidente dell’Associazione Carla Maria Burri), Christian Orsenigo (egittologo dell’Università degli Studi di Milano) presenterà lo stato dell’arte sulla ricerca relativa alla collezione e i progetti futuri.
Attraverso la proiezione di numerose immagini saranno illustrati i pezzi più importanti della collezione, così come alcune fasi salienti dello studio che, grazie a una proficua collaborazione con il Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano, si è avvalso anche di tecniche di ricerca innovative.
L’incontro si concluderà con un breve intervento di Gian Pietro Basello (Università “L’Orientale” di Napoli) sui due mattoni con iscrizioni elamiche.