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Emissioni inquinanti, 8775 è maggiore di 1,1? | LUCI Cremona

| Scritto da Redazione
Emissioni inquinanti, 8775 è maggiore di 1,1? | LUCI Cremona

La normativa regola la concentrazione degli inquinanti scaricabili in acqua, ma sarebbe interessante valutare il totale degli inquinanti che le singole attività, in un dato periodo e in una data zona, immettono nell'acqua, cercando così di capirne l'impatto complessivo sull'ecosistema. 
Annualmente vengono pubblicati dall' E-PRTR (Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti) i valori delle emissioni inquinanti in acqua da parte di alcune attività che superano un cosiddetto "limite soglia", un limite non legato a vincoli legislativi ma utile per comprendere le quantità totali di alcuni inquinanti immessi nell'ambiente. 
In altre parole, alcune attività, pur rilasciando inquinanti nei limiti consentiti dalle autorizzazioni, emettono una quantità significativa di tali sostanze, che si sommano a quelle di altri impianti e che anno dopo anno vengono immessi nell'ecosistema. 
Ad esempio, ecco i dati del 2008 relativi ad alcune attività di Cremona.

 

 


Servirebbe quindi valutare l'impatto dell'emissione in acqua (e in aria) degli inquinanti riferendosi non solo al singolo impianto ma nel complesso delle attività produttive. 
Tutto questo ipotizzando che i controlli delle emissioni vengano effettuati regolarmente e monitorati di continuo, ma anche in questo caso, a queste emissioni bisogna aggiungere quelle "abusive". 
Quando in un'area viene accertata la presenza di una o più sostanze inquinanti con concentrazioni superiori al valore limite si parla di sito contaminato, con la compromissione della qualità del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee e diventando un pericolo per la salute pubblica o per l'ambiente. 
Quando si arriva a questo punto non rimane che bonificare e l'area viene classificata, appunto, come sito da bonificare. 
Nel 2007, nell'ambito delle indagini ambientali in aree esterne alla raffineria Tamoil, due piezometri risultarono contaminati (uno di questi venne definito "fortemente contaminato") da Tricloroetilene e Tetracloroetilene, due composti cancerogeni. 
L'inquinamento non fu attribuito alla raffineria, ma ci volle un altro anno per approfondirne l'origine:
nel 2008 altri due piezometri, posizionati più a nord dei precedenti, confermarono i dati, entrambi erano "fortemente contaminati", ma solo nel 2010 altri piezometri vennero messi ancora più a nord (zona via Sesto) per monitorare la situazione. 
Si riscontrarono valori altissimi oltre che di Tetracloroetilene e Tricloroetilene anche di Dicloroetilene 1.1, tanto da rendere necessario un controllo in un'area ben definita con oltre 30 piezometri, che ha portato nel maggio 2011 a scoprire valori assurdi nella falda superficiale di questi composti: in un caso si è arrivati addirittura a 8775 µ/L, quando il limite è di 1,1. 
Di recente abbiamo appreso che quest'area è stata inclusa nei 12 siti da bonificare in Cremona. 
L'ambiente nel quale viviamo è aggredito quotidianamente da sostanze inquinanti, legalizzate e non, che si assommano con effetti imprevedibili sulla nostra salute e sull'intero ecosistema, ed è da irresponsabili non valutarne le conseguenze e, soprattutto, non prevenirne il danno potenziale. 
Quando si arriva a definire un sito "da bonificare" vuol dire che qualcosa, in precedenza, non ha funzionato, ed ecco perché ci poniamo, rispetto all'inquinamento da tetracloroetilene, tricloroetilene e dicloroetilene 1.1 molte domande:
- come è possibile inquinare per anni senza che nessuno se ne accorga? 
- perché ci sono voluti 4 anni per arrivare a stabilire l'origine dell'inquinamento? 
- l'ASL ha dovuto chiudere un pozzo privato (usato per irrigazione, interno all'area da bonificare), ma siamo sicuri che altri pozzi non siano stati usati in tutti questi anni e magari ancora adesso? 
- il sito da bonificare è relativo a un'area ristretta. Gli inquinanti sono stati rilevati a una distanza di 900 metri da quest'area, cosa c'è nel terreno e nella falda superficiale di questi altri luoghi inquinati? - quali conseguenze possono esserci state sulla salute umana e sull'ambiente?

e soprattutto, perché a Cremona si scoprono i danni all'ambiente e alla salute solo quando il disastro è già avvenuto?

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