Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 01.19

Eutanasia. Film della Golino sul suicidio assistito

| Scritto da Redazione
Eutanasia. Film della Golino sul suicidio assistito

ITALIA - Eutanasia. Film della Golino sul suicidio assistito
Debutto alla regia per Valeria Golino con "Miele", che sarà presentato al festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard e uscirà in circa 100 copie nelle sale il primo maggio, un film che affronta il delicato tema dell'eutanasia attraverso la storia di una ragazza che aiuta le persone malate a morire. La pellicola, liberamente tratta dal romanzo "A nome tuo" di Mauro Covacich, letto dalla Golino circo tre anni fa e definito "fulminante, contemporaneo e anche provocatorio", racconta un argomento considerato ancora un tabù, anche se la stessa regista, alla presentazione oggi a Roma, ci tiene a precisare che la sua pellicola "non parla di eutanasia, ma di suicidio assistito".
"Quella di morire è una decisione del malato, deve fare tutto da solo - ha detto la Golino - all'inizio ho avuto paura, ho pensato che fosse un argomento difficile come mio primo film, poi però ho capito che volevo proprio raccontare questa storia e parlare di questo argomento, del contrasto tra la vita e la morte, tra la luce e le ombre. Abbiamo spremuto i libro fino in fondo, ma c'è un nostro filtro, molte cose sono state cambiate e omesse e ne sono state aggiunte altre, penso che sia un tentativo di far riflettere e di porsi delle domande su questo tema, anche se non prendo una posizione definitiva. Gli italiani spesso sono più pronti a parlare e a farsi domande su temi come questo considerati tabù, rispetto alla politica e alle istituzioni - ha aggiunto - io credo che ogni essere umano abbia il diritto di gestire e decidere da solo sul proprio corpo, sulla propria vita e su come finirla, poi ci sono tante implicazioni, ogni vita e ogni storia è a se'".
"Miele", prodotto da Riccardo Scamarcio e Viola Prestieri con Rai Cinema e in co-produzione con la Francia, è lo pseudonimo di Irene, interpretata da Jasmine Trinca, una trentenne che come una sorta di "angelo", si prende cura delle persone che soffrono e le guida fino alla morte. Al contrario, la sua vita è frenetica e sempre in movimento, alla ricerca di emozioni e di quell'umanità che vede spegnarsi intorno a lei. Un giorno, però, l'incontro con un uomo (Carlo Cecchi) con un profondo malessere esistenziale, la destabilizza e la mette in crisi, fino a farle capire che non è più in grado di portare un peso così grande nel cuore.
"Volevo fare un film libero e formale - ha raccontato Valeria Golino - senza troppi fronzoli estetici, un tema del genere ti impedisce di usare inquadrature o elementi inutili. Mi è venuto molto naturale mentre lo giravo ma ci ho messo quello che ho imparato in questi anni da tanti registi facendo tanti film. Non ho mai pensato di recitarci, per il mio primo film da regista ero curiosa di filmare un altro e volevo che il personaggio fosse più giovane di me , non una donna matura". "Miele" passerà sulla Croisette il 17 maggio. "Sono molto contenta di andare a Cannes - ha rivelato la regista - davvero l'ho sempre sperato e volevo andare proprio a Un Certain Regard. Mi mette allegria il fatto di andare lì tutti insieme e ben vestiti a fare festa, e mi dà un senso di appartenenza a una cinematografia mondiale. Insomma mi inorgoglisce davvero essere a Cannes".
fonte: http://www.aduc.it/notizia/eutanasia+film+della+golino+sul+suicidio+assistito_127281.php

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