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Evento a Pizzighettone (31 agosto): ‘Napoli 1465: la vendetta del condottiero’

“Napoli 1465: la vendetta del condottiero” è il titolo dello spettacolo che debutta a Pizzighettone la sera di sabato 31 agosto (ore 21:30). Ideato e condotto da Davide Tansini, l’evento è la data conclusiva della rassegna che nel mese di agosto la cittadina sull’Adda dedica alla storia del Rinascimento.

| Scritto da Redazione
Evento a Pizzighettone (31 agosto): ‘Napoli 1465: la vendetta del condottiero’

Evento a Pizzighettone (31 agosto): ‘Napoli 1465: la vendetta del condottiero’

“Napoli 1465: la vendetta del condottiero” è il titolo dello spettacolo che debutta a Pizzighettone la sera di sabato 31 agosto (ore 21:30). Ideato e condotto da Davide Tansini, l’evento è la data conclusiva della rassegna che nel mese di agosto la cittadina sull’Adda dedica alla storia del Rinascimento.

Cuore dello spettacolo è una congiura: quella che fu ordita nel 1465 dal duca di Milano Francesco Sforza e dal re di Napoli Ferdinando d’Aragona per eliminare il condottiero Jacopo Piccinino, genero del duca.

La vicenda prende le mosse da un implacabile odio tra due famiglie di condottieri del Quattrocento italiano: i romagnoli Sforza e gli umbri Piccinino.

Entrambi i clan servirono il duca di Milano Filippo Maria Visconti nelle condotte militari su e giù per la Penisola; Francesco Sforza divenne anche genero del sovrano, sposandone la figlia Bianca Maria a Cremona nel 1441.

Abile sui campi di battaglia e sui tavoli della diplomazia, Francesco riuscì a costruire un sistema di alleanze politico-militari che gli consentirono di conquistare Milano (1450), Genova (1464) e di creare un equilibrio di potere fra i vari stati italiani: equilibrio fondato sulla Pace di Lodi e sulla Lega Italica (1454), di cui lo stesso condottiero sforzesco fu promotore e regista.

Dopo la metà del XV secolo principale oppositore alla potenza degli Sforza divenne il capitano Jacopo Piccinino. Un doppio pericolo per Francesco, perché all’insanabile rivalità di famiglia si aggiungeva la condizione politica dell’avversario: un uomo senza stato, che minacciava la sicurezza del dominio sforzesco e l’equilibrio fra gli stati.

Nel 1462 una disastrosa sconfitta durante una campagna militare contro il re di Napoli Ferdinando d’Aragona costrinse il condottiero umbro a cercare la conciliazione con Francesco.

Il duca milanese accolse Jacopo con apparente benevolenza, arrivando a concedergli in moglie una delle sue figlie, Drusiana.

Ma il destino dello sposo era segnato. Con estrema efficienza e segretezza Francesco ordì un complotto con il re di Napoli: si propose come paciere tra questi e Jacopo, convincendo il genero a recarsi a Napoli.

Nel capoluogo partenopeo il capitano umbro fu accolto benevolmente dal sovrano aragonese. Ma il 24 giugno 1465 scattò la trappola: improvvisamente, Jacopo fu arrestato e rinchiuso nel Castelnuovo. Qui trovò la morte il 12 luglio seguente, forse a seguito di torture, e dopo che il re aveva falsamente annunciato il decesso del condottiero per cause accidentali.

Due settimane dopo Drusiana diede alla luce il figlio di Jacopo, Giacomo: nipote del duca Francesco, che però non fu mai accettato alla corte milanese, simbolo vivente della feroce rivalità tra Sforza e Piccinino.

La narrazione storica lungo un percorso guidato a tappe è il format scelto per lo spettacolo; lo scenario è l’antica cerchia muraria pizzighettonese, illuminata per l’occasione con torce e fiaccole.

 

Partenza: Ufficio Informazioni di Piazza d’Armi

Biglietto: 5 € (prenotazione non richiesta)

Svolgimento anche in caso di maltempo (percorso in parte entro ambienti coperti)

Organizzazione: Gruppo Volontari Mura

Info: telefono 349 2203693, web www.tansini.it/it/napoli-1465-la-vendetta-del-condottiero.html

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