Oltre che la giornata dei partigiani, questo giorno è il ricordo di mio nonno Michele, socialista, disertore dell'esercito regio in Sicilia, costretto, così come i resistenti cattolici, a nascondersi sia dalle squadre fasciste che da coloro che la Resistenza la combattevano per creare la Repubblica Sovietica d'Italia, e non solo per liberare il nostro Paese dal nazifascismo.
Per me, il Giorno della Liberazione è anche il ricordo delle migliaia di giovani dell'esercito degli Stati Uniti d'America che hanno perso la vita per restituirci la libertà, così come le truppe dell'esercito di Sua Maestà di Gran Bretagna nel quale, tra gli altri, erano inquadrati i coraggiosi polacchi che hanno vinto i nazisti a Montecassino.
Tra gli alleati hanno combattuto anche canadesi, australiani, brasiliani e, sopratutto, la Brigata Ebraica, a cui si deve la liberazione della fascia di terra da Ancona a Bologna.
Il mio 25 Aprile, infine, è il ricordo di chi oggi e in futuro, così come ieri hanno fatto i nostri partigiani, combatte per la propria Democrazia e per la propria Libertà dall'aggressione militare della Russia di Putin: gli ucraini, i georgiani, e presto anche i lettoni, gli estoni, i lituani e possibilmente anche i polacchi.
Viva la Resistenza, Viva la Libertà!
Matteo Cazzulani
Welfare Network
@MatteoCazzulani