Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 15.04

Fmi, monito al Canada sulla Sanità

| Scritto da Redazione
Fmi, monito al Canada sulla Sanità

Fmi, monito al Canada sulla Sanità
I nodi: invecchiamento della popolazione, aumento delle spese
Il Fondo monetario internazionale ha invitato il governo canadese a fare un chiarimento al più presto possibile sulla situazione dell’assistenza sanitaria internazionale con i canadesi. In particolare, la prestigiosa organizzazione economica con sede a Washington ha chiesto al governo federale canadese, ma indirettamente a tutti i governi provinciali, di fare presente le sempre più consistenti difficoltà che esistono nel sostenere il sistema sotto attacco da due grossi problemi. In primo luogo c’è l’aumento della richiesta di assistenza provocato dall’invecchiamento della popolazione.
Ciò significa un automatico aumento dell’attività sanitaria nel momento in cui tale sistema e già in difficoltà e non più capace di sostenere il peso economico per un suo adeguato funzionamento.
L’agenzia internazionale rileva che mettere sotto controllo la spesa per il funzionamento dei vari sistemi sanitari è essenziale per proteggere l’esistenza del servizio stesso nel futuro immediato.
Il Fmi fa quindi un appello diretto alle varie Province canadesi di fare la stessa cosa richiesta al governo centrale e cioè di affrontare apertamente il problema con i cittadini rilasciando informazioni più dettagliate possibili e al più presto essendo la situazione diventando sempre più difficile e insostenibile: “È dovere di tutti - afferma la nota del Fondo monetario internazionale - parlare con i cittadini dei problemi che esistono e della necessità di andare avanti con riforme profonde e immediate”.
Se la situazione verrà lasciata come è al momento attuale, l’aumento della spesa per sostenere il sistema sanitaria occuperà gran parte delle risorse finanziarie dei vari governi con conseguenze molto gravi per altri settori che rimarrebbero senza fondi pubblici necessari a sostenere il loro sviluppo.
Il Fondo monetario non è l’unica organizzazione che chiede ai vari governi di intervenire al più presto per risolvere questi crescenti problemi, ma la classe politica, per paura di ripercussioni negative in fase elettorale, continua a tacere sperando che qualche cosa accada e che li aiuti a trovare una soluzione.


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